Turchia, Erdogna licenzia 18mila dipendenti pubblici

Più di 18mila dipendenti pubblici turchi sono stati licenziati perché considerati come minaccia alla sicurezza dello stato. Una lista lunghissima che comprende funzionari di polizia, militari, insegnanti e professori universitari. La misura é stata presa con un decreto d’emergenza pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale del Paese ed arriva dopo due settimane le elezioni che hanno incoronato il sultano Recep Tayyp Erdogan. Il nuovo decreto prevede anche la chiusura di 12 club, tre giornali, fra cui il filo curdo Ozgurlukcu Demokrasis, e un canale televisivo.

Tra il personale licenziato, 18.632 persone in tutto, ci sono quasi 9.000 poliziotti, circa 6.000 militari e centinaia di professori e accademici. I loro passaporti verranno annullati. Il decreto odierno reintegra inoltre 148 persone che erano state licenziate attraverso decreti d’emergenza.

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