epa05049425 Turkish President Recep Tayyip Erdogan after his speech as he attends Heads of States' Statements ceremony of the COP21 World Climate Change Conference 2015 in Le Bourget, north of Paris, France, 30 November 2015. The 21st Conference of the Parties (COP21) is held in Paris from 30 November to 11 December aimed at reaching an international agreement to limit greenhouse gas emissions and curtail climate change. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Turchia, arrestato giornalista per propaganda del terrorismo

Le autorità turche hanno arrestato oggi un giornalista di un quotidiano di opposizione al governo del presidente Recep Tayyp Erdogan. Ahmet Sik è stato arrestato con l’accusa di fare “propaganda al terrorismo” e di denigrare la Repubblica turca, secondo l’agenzia di stampa Anadolu. “Sono stato arrestato. Vengo portato dal procuratore per un tweet”, ha scritto lo stesso Sik questa mattina. L’uomo ha diffuso alcuni tweet sul Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), nonché articoli per il quotidiano di opposizione Cumhuriyet in cui ha criticato i servizi segreti turchi. Autore di diversi libri, Sik è uno dei giornalisti più noti nel paese, già detenuto per 375 giorni tra il 2011 e il 2012. Ha vinto numerosi premi, tra cui il World Press Cano Premio Unesco/Guillermo Freedom nel 2014. Fra i libri di Sik vi è anche uno dei saggi più esaustivi sul movimento di Fethullah Gulen, il leader islamico in autoesilio negli Stati Uniti, considerato da Ankara la mente del colpo di stato fallito il 15 luglio contro Recep Tayyip Erdogan.

Il libro, intitolato “The dell’Imam Army” e pubblicato nel 2011, esamina come i sostenitori di Gulen si siano infiltrati della burocrazia turca e abbiano poi costruito un’alleanza con il partito di governo, successivamente fallita. “Sono detenuti. Mi viene portato in procura a causa di un tweet”, ha scritto in un tweet finale Giovedi ‘mattina. Sik era stato precedentemente imprigionato per 375 giorni durante l’indagine sul cosiddetto Ergenekon presunto complotto colpo di stato contro il governo. Tale causa è stata fortemente sostenuta dal Gulen. Ma le convinzioni sono state annullate e sospetti rilasciati tra le accuse Gulen avevano pervertito il processo. Gli attivisti temono di un clima drasticamente peggiorare per i giornalisti in Turchia, in particolare tra lo stato di emergenza imposto a seguito del colpo di stato. Secondo la piattaforma P24 per il giornalismo indipendente, 118 giornalisti sono stati arrestati nello stato di emergenza, 80 dei quali all’interno della sonda colpo di stato.

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