Tsipras: ‘L’Europa ha salvato le banche, non il popolo greco’

Alexis Tsipras non porta nessuna nuova proposta di riforme all’Europarlamento, annunciando semplicemente che il nuovo piano sarà consegnato entro due giorni e, per questi motivi, l’Assemblea di Strasburgo si è infiammata con cartelli, fischi ed applausi. Da attore consumato ha ripetuto la messa in scena rifustigando l’austerity e rifacendo il solito appello alla democrazia e ammettendo gli errori politici dei ‘suoi predecessori’. Tsipras vuole un ‘compromesso onorevole’ per evitare una rottura con la tradizione europea visto che la Grecia è stata un ‘luogo di sperimentazione dell’austerità’ e il suo governo ‘vuole lottare contro il regno delle oligarchie e dei cartelli, contro la frode e l’evasione fiscale’. I fondi attribuiti alla Grecia non sono mai arrivati al popolo ma sono serviti per il salvataggio delle banche europee. “Sappiamo che dobbiamo fare sacrifici ma il fardello deve essere portato da chi può sostenerlo. I pensionati, i lavoratori, non hanno più la possibilità di farsene carico”. Nel suo appassionato intervento Tsipras ha citato l’Antigone di Sofocle: “Molti hanno parlato di tragedia greca. Io rispetto le norme che disciplinano l’Eurozona. Ma Sofocle ci ha insegnato che esiste un momento in cui il diritto degli uomini vale sopra la legge. Questo è uno di quei momenti”. In realtà con il referendum non è intervenuto alcun cambiamento, tanto nella forma quanto nella sostanza. Il referendum che ha sancito il ‘no’ della Grecia contro il programma offerto dai creditori senza che sia però una rottura con la Ue non ha portato, ovviamente, nessun cambiamento di fatto. Il referendum indetto ed immaginato, creato e realizzato da Varoufakis, fu un vero ‘massè’ magistralmente eseguito. Il massè nel gioco del biliardo viene eseguito ponendo la stecca in verticale, colpendo la biglia dall’alto, che supera in semicerchio un ostacolo di chiusura e ritorna in modo ultra rapido all’indietro eseguendo una buca. Applausi a raffica per la capacità di esecuzione ma, a parte la biglia imbucata, non cambia la realtà della partita. Varoufakis esegue il massè, posa la stecca sul tavolo ed esce tra gli applausi degli astanti. Entra in campo il nuovo ministro greco delle Finanze, Euclid Tsakalotos, che non presenta alcuna proposta per convincere i colleghi europei a concedere un prestito ad Atene. Circola, per contro, l’ipotesi che Atene possa uscire dall’Unione monetaria, pur rimanendo dentro l’Unione europea, e adottando l’euro come valuta di riferimento come accaduto per l’Ecu. A quel punto, però, tutti i paesi dell’Eurozona dovrebbero interpretare l’euro come valuta di riferimento. La soluzione punterebbe a disgregare l’Unione monetaria ideata a Maastrich, è sul tavolo delle trattative riservate e utilizzata, probabilmente, come minaccia da Tsipras per convincere Angela Merkel a dare semaforo verde per l’apertura immediata del portafoglio europeo. La soluzione per la Grecia poggia su due pilastri: da un lato la ristrutturazione del debito e, dall’altra parte, le riforme e il risanamento del bilancio. La Grecia è già in arretrato con il Fmi, non avendo rimborsato l’ultima tranche di aiuti. In base alle norme vigenti, il Fondo non può concedere aiuti fino a quando Atene non avrà risanato la sua posizione. La Grecia rischia di fare default anche verso la Bce se non rimborserà la rata da 3,5 miliardi il 20 luglio.

Roberto Cristiano

Circa Roberto Cristiano

Riprova

Cgil e Uil sfilano a Roma per dire ‘basta’ al governo sovranista

La piazza rossa convocata da Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri per dire  ‘basta’ al governo …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com