L’amministrazione Trump avrebbe in programma nuovi piani restrittivi sui viaggi negli Stati Uniti. A rivelarlo è il ‘Wall Street Journal’, che dice chiaramente che potrebbero esserne colpiti alleati come la Germania o la Francia”. Una casistica che pare poter includere anchel’Italia. Il progetto è draconiano: anche se si vuole compiere un rapido viaggio negli Usa si potrebbe essere costretti a mostrare i propri contatti registrati sul telefono portatile, le password dei social media, la propria situazione finanziaria.

E’ l’extreme vetting promesso da tempo da  Trump e confermato al quotidiano di New York da funzionari dell’Amministrazione. Si tratta dell’ordine ai consolati di effettuare interviste più stringenti a quanti richiedono il visto, di aumentare nei loro confronti controlli di sicurezza più intensi, di provare,  come dice Gene Hamilton, collaboratore del responsabile della Sicurezza Interna John Kelly,  di voler venire negli Usa per un autentico e legittimo motivo.

E se qualcuno dovesse far dubitare delle proprie intenzioni, quel qualcuno dovrà convincerci totalmente e darci soddisfazione riguardo ai propri seri propositi. Logicamente la motivazione fornita per la stretta è il terrorismo.

Verranno toccati dalle nuove misure tutti coloro che richiedono un visto d’ingresso, inclusi quanti arrivano per una semplice visita, i rifugiati ed coloro che vorrebbero emigrare. E il cambiamento potrebbe riguardare persino ai 38 paesi che partecipano al programma Visa Waiver, che prevede il rispetto di rigidi standard di sicurezza previsti dagli Usa in termini di condivisione di dati e controllo dei passaporti.