NAPOLI – Se ne è andato così, per un incidente, Pietro Spineto il ragazzo diciottenne che ieri sera in compagnia di un suo amico ha trovato una pistola per strada. Fatalmente mentre veniva maneggiata l’arma, un proiettile è partito e ha raggiunto la tempia di Pietro. Il ragazzo di 15 anni che ha fatto partire per errore il proiettile si è costituito. Il pm Tedesco, della procura per i minori di Napoli, lo ha rimesso in libertà indagandolo per omicidio colposo.
Il 15cenne, accompagnato dalla madre, dopo essersi costituito ai carabinieri di Torre del Greco, è stato accompagnato al commissariato di polizia. Qui, in lacrime, il minorenne ha raccontato la dinamica dei fatti. Pietro Spineto e l’adolescente si stavano andando a dar da mangiare a dei cani, rimasti soli durante il mese di agosto nel cortile di uno stabile di vico Bufale, a Torre del Greco. Dopo aver aperto il cancello del cortile, di cui avevano le chiavi, hanno trovato una pistola. L’hanno raccolta e il quindicenne, nel maneggiarla, ha esploso accidentalmente un proiettile che ha colpito mortalmente alla testa l’amico diciottenne. Il minorenne, in preda al panico, è fuggito ed è rientrato nella propria abitazione. Dopo poco, si è presentato ai carabinieri. Il fatto che la vittima fosse stata colpita alla tempia aveva fatto pensare in un primo momento a una vera e propria esecuzione. Alcuni abitanti della zona hanno riferito di aver udito passi concitati che avevano fatto pensare a un inseguimento, che invece non c’è mai stato. Anche la circostanza della lite che Spineto avrebbe avuto in mattinata non ha alcun collegamento con il tragico incidente verificatosi intorno alle 22. La polizia prosegue le indagini per risalire al proprietario dell’arma che i due giovanissimi avevano trovato sul selciato.
La pistola che ha causato l’incidente mortale non è ancora stata ritrovata. Il minorenne, dopo aver esploso per errore il proiettile, l’ha lasciata cadere al suolo ma, quando sono giunti sul posto gli agenti del commissariato di Torre del Greco, hanno trovato solo il cadavere di Pietro e non l’arma. Il ragazzino che ha provocato per errore la morte dell’amico non ha alcun precedente.
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