Tridico tra bonus Iva e referendum

Bonus Iva ai parlamentari: interlocuzioni sarebbero in corso in queste ore tra l’Inps e la Camera dei deputati. L’Inps avrebbe infatti dato la sua disponibilità a comunicare alla Camera i nomi dei deputati (due della Lega e uno dei Cinque Stelle) che hanno fatto richiesta del bonus destinato agli autonomi. Gli uffici di Montecitorio, a quanto si apprende, stanno valutando le modalità con le quali fare richiesta all’Inps dei nomi dei parlamentari coinvolti: tra le ipotesi al vaglio ci sono la possibilità di un’interlocuzione diretta tra presidenza della Camera e presidenza dell’Inps, la risposta dell’Inps alle interrogazioni parlamentari presentate, un’audizione in commissione Lavoro. La finestra per l’audizione del numero uno dell’ente di previdenza Pasquale Tridico potrebbe avvenire nella settimana del 24 agosto. Se il presidente della Camera Roberto Fico lo chiederà, i nomi gli saranno comunicati.

Verso un’istruttoria sul comportamento dell’Inps. Il presidente dell’ente di previdenza Tridico è nel mirino di opposizione e parte della maggioranza per le indiscrezioni in vista del referendum sul taglio dei parlamentari, ne risponderà quando sarà sentito in Parlamento.

La  tempistica dell’Inps ha sollevato più di qualche mistero: si teme che sotto ci sia qualcosa di programmato poiché il primo a scagliarsi contro i 5 deputati è stato Luigi Di Maio, che non ha perso occasione per tornare alla carica: “Possiamo dare insieme una bella sfoltita e fare la storia. Gli italiani potranno scegliere se tenersi 945 parlamentari o se tagliare 345 stipendi inutili. Io non ho dubbi”. Il presentimento di molti parlamentari del centrodestra è chiaro: il tutto sarebbe stato studiato per animare un sentimento anticasta. Non a caso la tesi sostenuta da Lucio Malan, vicecapogruppo vicario dei senatori di Forza Italia, va proprio in tal senso: “Lo scopo di questa squallida vicenda è gettare fango sulle istituzioni per aiutare il Sì al referendum del 20 settembre, perché la sistematica campagna di menzogne si sta sfaldando”.

Anche Francesco Lollobrigida vuole vederci chiaro ed è convinto che sarebbe fondamentale sapere come mai dalle prime ore della giornata di domenica – e alcuni dicono anche da più tempo – “autorevoli esponenti del M5S già conoscessero le appartenenze politiche dei responsabili di questi vergognosi comportamenti”. Da qui nasce la domanda che si pone il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: “Tridico glieli ha fatti avere ‘riservatamente’? Altrimenti spieghi come sono usciti”.

La reazione del presidente dell’Inps, il quale ha comunque smentito che il caso sia stato montato di proposito per lanciare il referendum sul taglio dei parlamentari, è furibonda: “Non solo non è vero. Ma chi lo dice, chi lo scrive, ne dovrà rispondere in tribunale. Ne va della mia dignità”. Smentisce sia la possibilità di un’operazione politica sia il fatto che dietro ci sia la sua mano, minacciando querele ai danni di chi prova a rivolgere accuse infondate nei suoi confronti: “Chi dice queste cose dovrebbe anche dimostrarlo, invece di sparare accuse nel vuoto”.

Non è da escludere che Tridico possa essere chiamato a riferire in Parlamento nell’ambito di una audizione secretata in Commissione Lavoro, per non violare le garanzie di privacy. Intanto, come riportato dal Corriere della Sera, ha assicurato che se il Parlarmento lo chiamerà darà lì “tutte le spiegazioni”.

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