TRIANON VIVIANI, Stabile della Canzone napoletana – il direttore artistico MARISA LAURITO presenta il ricco e variegato CARTELLONE della stagione teatrale 2020/2021

Trianon Viviani, Stabile della Canzone napoletana

il direttore artistico Marisa Laurito presenta il ricco e variegato cartellone della stagione teatrale 2020/2021 dedicato alla valorizzazione della melodia partenopea di ieri e di oggi

concerti e spettacoli di teatro musicale con grandi artisti anche della scena internazionale

prologo a settembre all’aperto con Viviani nei luoghi dei suoi testi e inaugurazione in ottobre con la nuova “Stabile”

il ritorno di Roberto De Simone per lo spettacolo di Natale

un talent per le nuove voci da novembre

gli omaggi a Carosone e Patroni Griffi

nuova fruizione con tecnologie innovative: le due “Stanze” e un videobox digitale

il progetto di arte e inclusione sociale

Trenta titoli, di cui dodici novità, con varie collaborazioni produttive; una compagnia Stabile della Canzone napoletana; artisti di rilievo internazionale e giovani cantanti in carriera e musicisti emergenti; gli omaggi a Raffaele Viviani, Renato Carosone e Giuseppe “Peppino” Patroni Griffi; a Natale il ritorno di Roberto De Simone. E poi, ancòra, un nuovo talent, volto a perfezionare e promuovere le giovani voci, e un progetto speciale di arte e inclusione sociale.

Questo, in sintesi, il cartellone delle attività del Trianon Viviani nella stagione 2020/2021, curato dal neodirettore artistico Marisa Laurito, in cui la canzone classica e la musica partenopea della nostra contemporaneità sono al centro di concerti e spettacoli di teatro musicale.

«Amando follemente Napoli e la sua unica straordinaria e policroma musicalità, mi sono sempre chiesta come mai, seppur dotata come nessun altra città italiana di un gran numero di teatri, non ne avesse uno destinato alla sua musica – spiega Laurito –: un tempio della canzone napoletana tradizionale che potesse accogliere con l’innovazione nuove forme musicali di cui è particolarmente ricca la nostra storia. Uno spazio dove un turista, un cultore, un napoletano possa andare ad ascoltare la nostra musica che, insieme a tante nostre qualità, ha contribuito a rendere famosa l’Italia nel mondo: un progetto accettato dalla Regione Campania, nella figura del nostro speciale governatore Vincenzo De Luca, nonché dalla Città metropolitana, guidata dal nostro sindaco Luigi de Magistris».

La musica napoletana come un pezzo riconosciuto del “made in Italy”, insomma: da valorizzare, promuovere sulla scena non solo nazionale, studiare e fruire anche con modalità innovative rese possibili dalle più avanzate nuove tecnologie.

Partiamo dall’offerta di spettacolo. Una sorta di prologo del ricco e variegato cartellone, si terrà all’aperto, in ossequio alle norme sull’emergenza sanitaria di contenimento del covid-19, con un trittico di atti unici di Raffaele Viviani, in occasione del settantesimo anniversario della morte del commediografo a cui è intitolato il teatro. La rassegna è intitolata Viviani per strada perché Nello Mascia metterà in scena i tre testi, Piazza FerroviaPorta Capuana e Borgo sant’Antonio, negli stessi luoghi dove sono stati ambientati dall’autore (dal 18 settembre).

Venerdì 30 ottobre l’apertura della stagione in teatro, con il debutto della Stabile della Canzone napoletana, «la spina dorsale portante del Trianon Viviani», come la definisce il direttore artistico, un complesso che si rinnoverà ogni anno per generi e interpreti. Per questa stagione proporrà Adagio napoletano. Cantata d’ammore, musical di canzoni classiche scritto e diretto da Bruno Garofalo, con Valentina Stella, Lello Giulivo, Antonio Murro e Gigio Morra.

Il cartellone dà spazio ai grandi interpreti della nostra storia musicale: Peppe Barra (5 dicembre), Enzo Gragnaniello (16 gennaio), Peppino di Capri (6 marzo) e James Senese (27 marzo). Ma anche ad artisti appassionati della nostra tradizione musicale: il premio Oscar Nicola Piovani (14 novembre), con un’edizione speciale per Napoli del suo concerto-racconto La musica è pericolosa, il sassofonista Stefano Di Battista con la cantante Nicky Nicolai (21 novembre), Noa con la prima di To Napoli with love (17 aprile), Tosca in ‘Sto core mio, omaggio a Roberto Murolo (30 aprile) e Maria de Medeiros.

Altri concerti programmati sono con Valentina Stella (15 gennaio), Lorenzo Hengeller (5 marzo), Vittorio Marsiglia, per Laurito «l’erede unico della canzone comica napoletana» (8 aprile) e Gianni Conte e Mariano Caiano (15 maggio).

Nella stagione di Marisa Laurito sono presenti anche artisti professionisti che sono una realtà della scena musicale: Francesca Marini (19 novembre), Flo (22 novembre), il gruppo di Michele Simonelli e Paolo Raffone di Pino Daniele Opera (6 dicembre), le EbbaneSis (17 gennaio), Suonne d’ajere (26 marzo), Maldestro (25 aprile) che, ai suoi primi passi, vinse un contest di giovani musicisti proprio al Trianon Viviani, e Fiorenza Calogero (14 maggio).

Ma spazio anche a giovani talenti – selezionati con audizioni da settembre – che si cimenteranno sul palcoscenico del teatro da novembre fino a tutto il mese di maggio, ogni mercoledì: è il TerraeMotus Neapolitan talent, la “palestra”, voluta dal direttore artistico, per la crescita delle nuove voci.

Lo spettacolo di Natale vede il ritorno di Roberto De Simone, che inaugurò il Trianon restituito alla funzione teatrale, nel 2002: a mezzanotte del 24 dicembre porterà in scena, con Davide Iodice, Ninna nanna a Gesù bambino, in cui è inserito Oh stupor oh portentum, un mottetto pastorale di Giovanni Paisiello, in prima esecuzione moderna. Questa nuova produzione, in scena fino al 3 gennaio, è in collaborazione con il Napoli teatro festival Italia.

Su un versante teatrale il cartellone ospita il “concerto recitato” Ossessione napoletana di Mauro Gioia con Maria de Medeiros (dall’11 dicembre); Belle époque e polvere da sparo, commedia con musiche e canzoni, scritta e diretta da Paolo Coletta, con Margherita Di Rauso e Lello Giulivo (dall’8 gennaio); Strativari, suite in otto movimenti su soggetto e testo originale di Stefano Valanzuolo, con Iaia Forte e con Capone&BungtBangt e Solis string quartet (dal 22 gennaio); Musica Simeoli… manca solo Mozart , la storia dello storico negozio di musica dirimpettaio del conservatorio san Pietro a Majella, scritta e diretta da Antonio Grosso e “raccontata” da Marco Simeoli (dal 19 marzo); e Pregiudizi convergenti, scritto e diretto da Domenico Ciruzzi, interpretato da Antonella Stefanucci con l’introduzione musicale di Pietra Montecorvino (dal 23 aprile).

Due gli omaggi programmati per ricordare il centenario della nascita di due artisti partenopei che hanno segnato la storia della musica e del teatro: Renato Carosone e Giuseppe “Peppino” Patroni Griffi. Per l’autore di Maruzzella e ‘O Sarracino andrà in scena un’edizione speciale di Carosone 100, l’Americano di Napoli, il musical con Andrea Sannino, scritto dal biografo ufficiale Federico Vacalebre (dal 25 novembre).

A Patroni Griffi sarà dedicata, per tutto il mese di febbraio, la rassegna Peppino naturale e strafottente. In apertura una conferenza (5 febbraio) farà il punto sull’opera di questo intellettuale “a tutto tondo”, una “centrale creativa” che ha inciso in campo teatrale, cinematografico e letterario, seguìta dalla proiezione di Tosca, girata e diretta da Patroni Griffi negli stessi luoghi di ambientazione dell’opera di Giacomo Puccini. Seguirà Metti, una sera a cena con… Peppino, recital in prima assoluta di Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, scritto e diretto dallo stesso Rigillo (dal 6 febbraio). Quindi tre testi di Patroni Griffi: Una tragedia reale, con Lara Sansone, Andrea Renzi, Luciano Saltarelli e Ingrid Sansone, diretti da Francesco Saponaro (dal 12 febbraio); Cammurriata, interpretato e diretto da Leopoldo Mastelloni, l’artista che ha ispirato la scrittura di questo lavoro ()dal 19 febbraio; e Persone naturali e strafottenti, con Marisa Laurito, Giancarlo Nicoletti, Guglielmo Poggi e Livio Beshir, per la regia dello stesso Nicoletti (dal 26 febbraio).

Nella programmazione di teatro musicale spazio anche a un’opera di Wolfgang Amadeus Mozart: Il Flauto magico, con la regia e la traduzione in napoletano barocco di Mariano Bauduin. Prodotto dal teatro Verdi di Salerno con le scene di Nicola Rubertelli, il Singspiel vede la partecipazione di Antonella Morea e Renata Fusco.

Sul piano della fruizione, per favorire nuove e appassionanti forme di conoscenza della Canzone napoletana, il Trianon Viviani si apre anche all’adozione di tecnologie innovative, con due “Stanze” speciali e un archivio multimediale. «Grazie alla Scabec e al presidente Antonio Bottiglieri – illustra il direttore Laurito – il teatro ospiterà la Stanza magica della Canzone napoletana, un luogo virtuale dove il pubblico vivrà palpabili emozioni attraverso la straordinaria forza musicale dei nostri grandi autori e cantanti, con suoni e immagini legate all’ascolto dei capisaldi della nostra musica amata tanto anche all’estero; mentre un altro spazio accoglierà la Stanza della Memoria, un archivio dove il pubblico potrà navigare tra spartiti e copielle, o andare alla ricerca di autori, musicisti, cantanti che hanno attraversato e che popolano oggi il mondo della musica napoletana».

«Un’altra iniziativa di fruizione – prosegue Marisa Laurito –  si avvale della collaborazione della sede regionale della Rai: con un accordo con il direttore Antonio Parlati, abbiamo avuto in concessione il videobox digitale dell’Archivio della Canzone napoletana, realizzato in collaborazione con il Cnr, che ogni mese avrà un incremento di videoclip e brani musicali, presi dallo straordinario e immenso repertorio della Rai».

Ma il Trianon Viviani rilancia anche il proprio impegno per il territorio: «Il mio sogno è che il teatro diventi Tempio della musicalità napoletana e, sommando i nostri ritmi e suoni con quelli di altre culture, la Casa della musica del Mediterraneo – conclude il direttore artistico – una struttura che deve diventare il cuore pulsante di Forcella, dando vita in tutta la città, in qualità di polo culturale, alla riqualificazione di uno dei più antichi, nobili e popolari quartieri di Napoli: frutto della collaborazione con la Città metropolitana, l’Altra Napoli, l’associazione dei commercianti AForcella, e il generoso progetto Il Teatro delle Persone, che si occuperà con una serie di laboratori di costruire un Centro nazionale d’Arte e Inclusione sociale, ideato e curato da Davide Iodice».

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