GIOVANNI TRIA

Tria: Crescita verso lo zero. “Attaccare le banche mina lʼinteresse nazionale”

Ora arriva anche l’ammissione del ministro dell’Economia, Giovanni Tria. La crescita in Italia nel 2019 si avvia “verso lo zero”. “Siamo di fronte a un rallentamento della crescita in tutta Europa – ha spiegato il titolare di via XX Settembre intervenendo al Festival dell’Economia civile a Firenze -. Si è fermata la Germania e di conseguenza si è fermata la parte più produttiva dell’Italia. Ora siccome l’Italia da anni cresce un punto in meno degli altri paesi europei noi ci avviamo verso lo zero”. Ma questo non comporterà il varo di una manovra bis. “Nessuno ci chiede una Manovra correttiva. Non abbiamo spazio per una legge di bilancio espansiva, ma certamente non si possono fare manovre restrittive”, spiega Tria. Per questo, spiega il titolare dell’Economia, “bisogna portare a casa al più presto, e senz’altro entro il varo del Def, il decreto sblocca-cantieri e il decreto crescita, con l’obiettivo di dare ossigeno a una economia sempre più anemica”.

E proprio sullo sblocca cantieri e altre misure per contrastare la stagnazione economica, Tria è netto. “C’è una spinta nel Paese che si vuole liberare, non solo dei lacci e lacciuoli, come si diceva negli anni ’70 e ’80, che vuole fare. Nel Paese oggi c’è voglia di fare, c’è voglia di non piangersi addosso”.

Ma è il capitolo banche a creare nuovi contrasti nella maggioranza. A pochi giorni dal varo della Commissione parlamentare d’inchiesta bis, da Firenze il ministro dell’Economia, lancia il suo anatema. “Attaccare il sistema del credito italiano, mettere in dubbio la sua solidità ma anche la sua resilienza e porre un sospetto su questo, significa avallare una delle campagne europee che ci stanno attaccando e mettendo in difficoltà”. Una condotta che contribuisce a “minare l’interesse nazionale, nel momento in cui stiamo negoziando come arrivare all’unione bancaria”. Immediata la replica del premier, Giuseppe Conte, che chiede “lucidità” ai suoi ministri. E spiegando che “non mi sembra ci siano i presupposti per parlare di attacco alle banche”, assicura che il decreto crescita sarà portato in Cdm “in settimana”. E intanto sottolinea che “sicuramente adesso dobbiamo varare e licenziare al più presto il decreto per i truffati”.

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