Tre punti d’oro per il Napoli contro il Catania, ora c’è l’esame Chievo per la Juve

Il Napoli c’è. L’ha dimostrato contro il Catania, in una partita che ha visto gli azzurri vincere senza patemi d’animo. Il pubblico chiedeva la vittoria, lo imponeva la classifica se l’obiettivo è quello di puntare al vertice, c’erano tre punti da aggiudicarsi per inseguire un sogno. E gli azzurri hanno piegato il Catania con grande autorevolezza, fornendo una prestazione non di quelle esaltanti per quanto riguarda l’estetica, ma così pragmatica che davvero non si può dire che il risultato non sia giusto. La prima mezzora è stata piuttosto soporifera, con ritmi bassi e poche occasioni, e il Napoli sembrava imbrigliato dagli uomini di Maran. Poi è venuto fuori alla grande Marek Hamsik che, prima di sinistro ha allargato il gioco cedendo palla a Zuniga sull’out mancino, il colombiano ha provato un tiro-cross che si è trasformato in un assist per lo slovacco che, di destro, ha trafitto Andujar. Il vantaggio ha galvanizzato gli azzurri, che hanno iniziato a giocare con scioltezza e convinzione nonostante la pioggia fitta e violenta, gli etnei sembravano rintronati e spaesati, così ne ha approfittato anche Hamsik che, mettendo un pallone al centro, ha invitato a nozze Cannavaro che, solo davanti alla porta, ha depositato in rete. Una gioia immensa per il capitano degli azzurri che, dopo il calvario personale per la squalifica che l’ha tenuto per un mese lontano dai campi di gioco, si è ripreso il posto da titolare e si è tolto anche la soddisfazione di andare a rete davanti ai suoi tifosi. Lì si è chiusa la partita, non c’è stata la reazione del Catania e, anche al rientro dall’intervallo, i siciliani non hanno dato mai la sensazione di impensierire De Sanctis. Ci sono stati solo ottimi fraseggi ma mai la reale intenzione di affacciarsi nell’area azzurra, sono stati davvero pochi i pericoli corsi dalla retroguardia partenopea che si è limitata a contenere le timide, ma molto timide avanzate di Barrientos e compagni. Ma è stato tutto il Napoli a gestire benissimo i due gol di vantaggio, non si sa se sia stato più merito suo o demerito di un Catania un po’ sottotono e annebbiato nella mente. Sta di fatto che fino al triplice fischio, non ci sono stati brividi da entrambe le parti, ciò naturalmente ha fatto più comodo al Napoli che non aveva l’interesse di alzare i ritmi, agli etnei è mancato il vigore per rialzarsi. Il fatto che sia arrivato un successo con questa disinvoltura contro una squadra come il Catania, che è una delle più belle realtà del nostro campionato e che nelle ultime quattro partite aveva conquistato dieci punti, sembra essere un segnale di maturità non indifferente nonché un chiaro messaggio alla Juve. Ora Madama dovrà affrontare l’insidiosa trasferta del Bentegodi contro un Chievo ringalluzzito dal blitz capitolino, al momento sono gli uomini di Mazzarri quelli che stanno dimostrando, più di chiunque altro, di poter insidiare la Vecchia Signora che resta l’assoluta favorita. Ma, rispetto ad un mese fa, il campionato è completamente diverso, si pensava che la Juve avesse messo già in cassaforte il tricolore, invece i suoi passi falsi e i ruggiti del Napoli hanno riaperto il discorso, con la conseguenza che adesso i bianconeri non possono più permettersi di perdere altri punti pena il disarcionamento. La volata sta entrando nel vivo, lo scontro diretto del 1 marzo si avvicina, comunque lo scenario attuale vede un Napoli che, per una notte, può sentirsi capolista in attesa della risposta della Juve a Verona. Che risposta sarà?

Maurizio Longhi

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