Trapianto ritardato dalla burocrazia

“La burocrazia non è di casa in Veneto in assoluto, figuriamoci se è accettabile che lo sia nella sanità e che un giro di carte possa ritardare anche di un solo minuto le cure a un malato grave. Ho già incaricato il segretario regionale per la sanità di attivare un’ispezione che faccia rapida e trasparente chiarezza”. Con queste parole il presidente della Regione del Veneto annuncia un’azione di verifica degli uffici regionali sul caso di un paziente del padovano malato di leucemia, i cui familiari hanno “denunciato” sulla stampa ritardi per sottoporlo ad un trapianto di midollo, che sarebbero stati causati dalla lentezza delle procedure per l’autorizzazione all’intervento. Le carte possono sempre aspettare,  prosegue il Governatore,  i malati no, mai, tanto meno in questo caso. Mi interessa davvero poco, anzi niente, di sapere la data di un fax, quella di una mail, o quando Tizio ha telefonato a Caio, mi interessa invece moltissimo di sapere se per qualsiasi motivo è stato perso anche un solo minuto, ed è questo che ho chiesto di verificare al massimo dirigente della sanità regionale.

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