Scontri a Torino tra le forze dell’ordine e il corteo antifascista organizzato in occasione del comizio elettorale del leader di Casa Pound Simone di Stefano all’Hotel Nh di Corso Vittorio Emanuele. Sarebbero sei gli agenti feriti: per uno di loro sarebbe stato necessario un intervento chirurgico a causa di una scheggia in una gamba. Secondo altre fonti i feriti sarebbero tre. Due giovanissimi manifestanti sono stati bloccati e uno è stato trattenuto in stato di fermo.

Scontri e tafferugli sono iniziati poco dopo le 20 e sono durati per quasi due ore. Il corteo ha raccolto più di duecento fra attivisti dei centri sociali, sindacalisti di base, anarchici, No Tav dalla Valle di Susa, studenti delle scuole superiori, militanti di Potere al Popolo, e si è mosso dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova verso l’hotel. Bottiglie, bombe carta e grossi petardi sono stati lanciati dai manifestanti che in due momenti hanno cercato di aggirare il blocco, con cui le forze dell’ordine hanno sbarrato Vittorio Emanuele, per tentare di raggiungere l’albergo con l’incontro del gruppo di estrema destra. Le forze dell’ordine hanno risposto con getti di idranti e lacrimogeni. Il primo contatto tra manifestanti e forze dell’ordine si è verificato in via Colli, poi ancora in Corso Vittorio Emanuele.

Sugli scontri è intervenuto Matteo Salvini, ospite a Quinta Colonna su Rete 4. A Torino,  ha detto, questi ragazzi fanno quello che fanno perché stasera quando tornano a casa nessuno gli fa nulla: se vai dalla mamma e dal papà e gli fai pagare i danni vedrai che la prossima volta restano a casa a studiare. Alle idee,  ha aggiunto il leader della Lega,  si risponde con idee, mai con violenza. Nell’Italia che ho in testa io la polizia si occupa degli spacciatori non dei figli di papà.