Toninelli, pugno alzato perché ho battuto le lobby

“Abbiamo dato risposte rapide alla citta’, rispettando il principio sacrosanto per cui chi ha fatto crollare il ponte per arricchirsi ora non possa arricchirsi ancora con la sua ricostruzione. L’esultanza? Ne sono orgoglioso, gli altri esultavano per i favori alle lobby”. Cosi’ il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, in un’intervista alla Stampa in cui rivendica il pugno alzato in Aula, dopo l’approvazione del decreto Genova. “Il commissario di governo Bucci ha gia’ dato i tempi per il possibile avvio della demolizione e della ricostruzione. E ha parlato della procedura che sta per mettere in campo. Lui stesso ha detto che il provvedimento risponde al 95% delle sue richieste”, rimarca Toninelli.

“Abbiamo trovato una pronta soluzione a un nodo amministrativo e giuridico molto difficile”. Sulla possibilita’ che Bucci assegni ad Autostrade incarichi diversi dalla ricostruzione, come la demolizione, “lasciamo lavorare il commissario in serenita’. Ma Aspi non dovra’ avere alcun ruolo nella ricostruzione del ponte. Dovra’ solo pagarla”. Sui pedaggi autostradali, “stiamo ridisegnando i criteri grazie alle prerogative rafforzate dell’Art (Autorita’ di regolazione dei trasporti). Ed e’ una vera rivoluzione. Finalmente le tariffe saranno legate all’efficienza e agli investimenti effettivi del gestore, non a costi e a spese presunti, futuri o magari solo futuribili”, dichiara Toninelli. “Sulla decadenza della concessione ad Aspi, il governo sta lavorando in modo compatto per realizzare quanto annunciato dopo il crollo”.

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