In pochi minuti ha fatto il giro del mondo la foto scattata a Giorgia Meloni nella serata di martedì 16 novembre: la premier è stata immortalata a Bali, vestita con abiti viola tradizionali, mentre si appresta a partecipare alla serata di gala organizzata dal primo ministro indonesiano Joko Widodo per i partecipanti del G20. Come lei, anche gli altri capi di Stato giunti nel sud-est asiatico hanno calzato le tuniche che i popoli locali indossano in occasione delle festività.
È stato il primo summit internazionale per la leader di Fratelli d’Italia, che ha colto l’occasione per organizzare diversi faccia a faccia con alcuni dei più importanti attori della politica mondiale: dal presidente americano Joe Biden a quello indiano Narenda Mori, passando per il turco Recep Erdogan e il canadese Justin Trudeau. Eppure, alla luce delle tante emergenze economiche che stanno mettendo in ginocchio il nostro Paese, verrebbe da pensare come l’incontro più importante sia stato quello svolto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti (anche lui presente in Indonesia) a pochi metri di distanza dalla sua presidente del Consiglio.
L’esponente leghista ha avuto un confronto molto intenso e articolato con Kristalina Georgieva, che dall’ottobre del 2019 è direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale. Sul tavolo della discussione sono comparsi diversi temi che saranno al centro del dibattito pubblico italiano durante i prossimi mesi, a cominciare dalle misure che l’esecutivo di centrodestra intende inserire nella prossima legge di Bilancio. Ma si è parlato anche delle risorse destinate a famiglie e imprese per contrastare il continuo rincaro dei prezzi delle bollette.
Ma la tenuta dei conti pubblici del nostro Paese non passa solamente da un’attenta e misurata gestione delle finanze statali da parte del ministro e della sua squadra di tecnici. Infatti, ad influire sulle disponibilità su cui potrà contare l’Italia nel 2023, c’è anche la scelta annunciata dalla Banca centrale europea (presieduta dalla francese Christine Lagarde) di non rinnovare gli impegni presi in passato per l’acquisto dei titoli di Stato emessi dal Tesoro italiano.
Durante il prossimo anno la BCE ha in programma di ridurre il proprio bilancio evitando di prorogare gli accordi sui titoli governativi quando andranno in scadenza quelli presenti ad oggi nel suo portafoglio. Si tratterà di un passaggio delicatissimo per il governo di Giorgia Meloni, che rischia di ritrovarsi con l’obbligo di collocare nuove emissioni per un valore complessivo di oltre 90 miliardi di euro.
Viste le intenzioni dell’istituto diretto da Lagarde, l’unico modo per farlo sarà quello di riuscire a illustrare il proprio programma economico e finanziario ai mercati e agli investitori internazionali in modo da non alzare il livello di allerta su eventuali sforamenti del deficit. Per questo il summit tra Giorgetti e la direttrice del FMI ha assunto i contorni di una vera e propria moral suasion: il numero due del Carroccio ha voluto mettere in chiaro le garanzie che il nostro Paese potrà assicurare nella gestione quanto mai oculata dei tanti soldi che arriveranno grazie al Piano nazionale di ripresa e resilenza.