Tibet. Giovane muore ad un mese dalla immolazione

Non ce l’ha fatta a sopravvivere alle grande ustioni riportate sul corpo il giovane tibetano Ngawang Norphel, che si immolò il 20 giugno a Dzatoe (Zaduo per i cinesi) nella prefettura autonoma di Yushul (Yushu per i cinesi), risultando i, 40mo e il 41mo immolato per il Tibet dal 2009. Secondo fonti tibetane, il giovane è morto a Tsongon, nonostante fosse coperto da ustioni gravi su tutto il corpo, era in sottoposto a continui interrogatorio da parte degli agenti cinesi. La sua immolazione era stata anche ripresa da alcuni telefonini e il video diffuso su internet. Norphel e Khedup si immolarono urlando slogan per il Tibet libero e brandendo la bandiera tibetana. I due hanno anche lasciato un messaggio nel quale chiedevano ai giovani tibetani di unirsi per la comune battaglia contro il governo cinese sul tibet e il ritorno del Dalai Lama. Dopo l’immolazione dei due amici, altre tre persone si sono date fuoco in Cina, portando a 44 il numero delle immolazioni dal febbraio 2009.

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