The Woman in Black: il maghetto di Harry Potter prova l’horror

Rinasce dalle sue antiche origini, il classico modo di fare cinema horror firmato James Watkins. Daniel Radcliffe, conosciuto come il maghetto Harry Potter, riesce a stupirci nei panni di Arthur Kipps, giovane avvocato che, rimasto vedovo con la nascita del figlio, ha spesso visioni della defunta moglie. Ciò gli provoca un assente stato mentale e rischia di perdere il lavoro, a meno che non riesca ad occuparsi di un ultimo incarico: amministrare le carte della proprietaria di una villa, morta di recente. Ed ecco che, il giovane legale, con la cupa periferia inglese del Novecento come sfondo, si trova coinvolto, suo mal grado, nel fitto mistero che avvolge la villa e a svelare le misteriose e tragiche morti dei bambini del villaggio.

Anche se può risultare un genere già visto, non si può non appezzarne il ritmo incalzante che tiene lo spettatore con gli occhi attaccati allo schermo fino a quella che si rivela poi, un’inaspettata fine. Un film di pochi dialoghi, in cui l’immagine è la vera protagonista e gioca un ruolo di ‘primo piano’. Insomma, per chi è amante del genere ed è alla ricerca di suspense, The Woman in Black è il film giusto da vedere.

Giovanna Laudato

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