E’ la vita di un genio, ma anche la storia di una grande ingiustizia. E’ ‘The imitation game’, il film del regista norvegese Morten Tyldum che uscirà in Italia il 1° gennaio. Già vincitore del Toronto Film Festival e candidato a cinque Golden Globe, la pellicola racconta la vita del geniale ed eccentrico matematico Alan Turing, a cui si deve la decifrazione del codice Enigma, ideato dai nazisti per comunicare le loro operazioni militari in forma segreta. Il film, però, non si limita a raccontare un episodio cruciale della Seconda Guerra Mondiale, bensì la vicenda umana di uno scienziato che pagò in maniera atroce la sua omosessualità. Infatti Turing, a cui dà il volto un perfetto Benedict Cumberbatch, finì suicida pochi giorni prima di compiere 42 anni, mangiando una mela che aveva avvelenato con il cianuro e la leggenda narra che Apple abbia scelto come logo aziendale proprio l’immagine della mela morsa in suo onore. Il film è stato girato nel cuore dell’Inghilterra, in molti luoghi dove lo stesso Turing si mosse, compreso Bletchley Park, il sito dell’unità di crittoanalisi da lui guidato e dove fu decrittato il codice Enigma. Girato come un thriller, ‘The imitation game’ vuole rendere omaggio all’essere diversi e quanto sia fondamentale in una società avere persone che la pensano differentemente e che non seguono la norma.
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