Tfr sarà anticipato dall’Inps, le novità per i dipendenti statali

Per i dipendenti pubblici sarà più facile incassare la liquidazione: dal 1° febbraio l’Inps potrà anticipare il Tfr con interessi bassissimi

Per i dipendenti pubblici sarà più facile incassare la propria liquidazione. A partire dal 1 febbraio 2023, l’Inps potrà anticipare la liquidazione ai dipendenti pubblici in pensione in attesa del loro Trattamento di fine rapporto (Tfr) o Trattamento i fine servizio (Tfs), ad un tasso di interesse dell’1% e in poco più di due mesi. E con l’applicazione dello 0,5% forfettario per le spese.

Tfr statali, fino a 5 anni per la liquidazione

Fino ad oggi, i dipendenti pubblici che lasciavano il proprio posto avevano diritto subito a 50mila euro di liquidazione, poi erano costretti ad aspettare fino a cinque anni (o anche di più in caso di pensionamento anticipato) per il resto.

L’alternativa era richiederlo con l’anticipo agevolato concesso dalle banche ma solo per un massimo di 45mila euro, a fronte del pagamento di interessi che però negli ultimi mesi sono lievitati essendo legati al rendimento dei titoli di Stato, con l’aumento del tasso agevolato che presto supererà il 4%.

Tfr statali, cosa cambia con l’intervento dell’Inps

Per cercare di ovviare alla situazione così penalizzante per gli statali, il Consiglio di amministrazione dell’Inps ha deciso di anticipare la liquidazione ai dipendenti pubblici in pensione in attesa del Tfr-Tfs, che ne faranno domanda, a un tasso agevolato dell’1% a cui si aggiungerà un ulteriore 0,5% delle spese.

Le risorse per l’anticipo saranno reperite nel Fondo Welfare che è alimentato con lo 0,35% delle retribuzioni dei lavoratori pubblici per prestazioni come borse di studio ai figli dei dipendenti, vacanze studio, iniziative sanitarie.

Si parla, in ogni caso, di un’attesa di massimo 75 giorni per ottenere la somma spettante dall’esito della certificazione TFS/TFR a cui aggiungere i tempi tecnici di istruttoria della pratica.

Le domande potranno essere inviate soltanto online a e saranno accolte in ordine di presentazione, fino ad esaurimento risorse.

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