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I servizi di sicurezza marocchini hanno predisposto tutte le misure in vista di un possibile ritorno in massa dei jihadisti marocchini dello Stato islamico dalla Siria e dall’Iraq, in particolare dopo la caduta di Mosul. Una strategia e il coordinamento con i paesi partner e amici e’ stata gia’ avviata. Il Marocco e’ pronto, dal punto di vista della sicurezza, “ad affrontare tutti i pericoli del ritorno dei combattenti marocchini”, afferma una fonte della sicurezza citata dal quotidiano “al Ahdath al Maghribia”, aggiungendo che i combattenti marocchini in Siria e altrove “sono per lo piu’ noti ai servizi di sicurezza”.
Sul piano esterno, scrive il quotidiano, i servizi di sicurezza marocchini hanno intrapreso un coordinamento con le loro controparti in paesi amici e partner, alzando il livello di scambio di informazioni e creando cellule comuni speciali per la raccolta, lo scambio e l’analisi delle informazioni sulle attivita’ dei jihadisti che combattono in Iraq e Siria. Sono non meno di 1.623 i combattenti marocchini che hanno aderito allo Stato islamico e alle altre organizzazioni terroristiche. Non meno di 400 sono gia’ stati uccisi in combattimento, mentre 78 hanno scelto di tornare a casa.
