Terremoto, ancora scosse. Migliaia gli sfollati. Renzi: ‘Italia più forte del sisma’

Non finisce l’incubo terremoto. Una nuova forte scossa, di magnitudo 4,4, è stata registrata alle 10:21 nelle Marche a Castel Sant’Angelo sul Nera. La terra dunque continua a tremare nell’Italia centrale, dopo una notte di paura per le tre forti scosse di ieri. Sono oltre 340 le repliche.  Matteo Renzi è giunto a Camerino per visitare i luoghi e gli abitanti delle zone colpite: ‘Il terremoto ci sta mettendo a dura prova  ma l’Italia c’è, non lascia soli i cittadini, siamo più forti e ce la faremo’. Il Cdm stanzia 40 milioni ed estende lo stato di emergenza. Sono oltre 4.000 gli sfollati nella quindicina di comuni interessati dal sisma che ha colpito le Marche, ma le verifiche stanno proseguendo. Sono attese, nel pomeriggio, altre 2.000 brande, mentre è partita un’altra richiesta di mille letti da distribuire nelle zone colpite. E’ quanto è emerso dalla riunione del Centro operativo regionale. ‘La situazione è drammatica, solo per miracolo non ci sono stati morti e feriti gravi, ma i danni sono molto ingenti’, ha detto l’assessore alla Protezione civile Angelo Sciapichetti. Sopralluogo del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, del commissario per la ricostruzione Vasco Errani e del presidente delle Marche Luca Ceriscioli nei centri più colpiti dal terremoto. ‘Stiamo valutando il trasferimento degli sfollati verso la costa’, ha detto Curcio da Pieve Torina, a pochi chilometri da Visso.  Intanto ad Amatrice, con le nuove scosse, ci sono stati nuovi crolli che hanno riguardato anche il ‘palazzo rosso’ rimasto in piedi il 24 agosto in mezzo a cumuli di macerie. L’epicentro del sisma è nella Valnerina, nelle Marche. Le scosse sono state avvertite dalla Puglia all’Alto Adige. Le più forti alle 19.10, di magnitudo 5.4, e di 5.9 alle 21.18, questa più intensa e duratura. Poi un’altra scossa alle 23:42, di magnitudo 4.6. Gli sfollati sono migliaia. Le repliche sono state almeno 340. Di queste, cinque sono state le più forti: quattro di magnitudo superiore a 4,0, più quella di magnitudo 5,9 avvenuta alle 23:42 di ieri sera. Nel frattempo i sismologi sono al lavoro per studiare la struttura delle faglie coinvolte. Sono 20 i comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma che ieri ha sfiorato la magnitudo 6. Sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant’Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata. E’ la prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti. Incontro tra il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani con gli amministratori dei Comuni danneggiati per valutare l’esatto numero degli sfollati che da una prima stima risultano diverse migliaia e organizzare al meglio le risposte alle esigenze più immediate di assistenza alla popolazione. Manca l’acqua a Sefro, Camerino e Pievetorina e i tecnici stanno provvedendo a ripristinare il servizio. Tutte percorribili le strade dell’Anas. La Salaria è stata riaperta a senso unico. ‘La situazione è pesante: come immaginavamo, ci sono tantissimi edifici, servizi, strutture lesionati, anziani che hanno bisogno di trovare un ricovero, o perché la loro casa non c’è più, o perché non c’è più la struttura che li ospitava’, queste le parole del presidente della Regione Marche Ceriscioli. Per il governatore la priorità in questo momento sono le persone, che vanno ricollocate in qualche struttura. Con questa seconda fase del terremoto c’è stato un salto di qualità. Nella prima fase i luoghi erano stati colpiti ma i cittadini trovavano risposte in altre situazioni, sempre locali. Essendo molto cresciuto il fenomeno e molto maggiori i danni, anche questo tipo di soluzione non è più disponibile.

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