Massimo Verdastro dà corpo e voce alle parole taglienti, dissacratorie e umanissime di due tra i più grandi poeti e scrittori italiani: Giuseppe Gioachino Belli e Carlo Alberto Salustri in arte Trilussa, che in tempi storici diversi hanno entrambi elevato la lingua dialettale romana, o meglio il “parlar romanesco” verso vette poetiche mai più
raggiunte. Due poeti a confronto quindi, il realismo icastico di Belli dove la lingua sembra bruciare e trasformarsi poi in un magma verbale carico di pathos e l’acutissima satira sociale e politica di Trilussa, che ancora oggi attraverso le sue opere poetiche e in prosa sembra parlarci in maniera diretta.
Immerso nel paesaggio sonoro creato in scena dalle percussioni di Giovanni Canale, Massimo Verdastro interpreta gli episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento concepiti dalla penna del Belli e descritti con la modalità e il sentimento dei popolani.
Partendo dalla Creazione del Mondo si arriva al Giudizio Universale e poi alla Guerra, odierna concreta rappresentazione di una possibile fine del modo, con due poesie sorprendentemente attuali di Trilussa.
I sonetti biblici del Belli così come i due componimenti di Trilussa sulla guerra sono materia magmatica, ironica, irriverente, comica e violenta, e nello stesso tempo incredibilmente vitale e presente.
Roma con le sue piazze e le sue strade è il teatro nel quale prendono vita le storie dell’Antico e del Nuovo testamento narrate dal Belli. Il poeta romano costruisce i suoi Sonetti con la lingua del popolo: a volte potente, iconoclasta, profana, seppur pervasa da un sentimento di profonda religiosità, ma l’intento non è mai descrittivo o
illustrativo, tantomeno didascalico o macchiettistico.
I due componimenti di Trilussa che affrontano con crudezza il tema della guerra, spostano la prospettiva da un piano di ricerca linguistica complessa e di grande respiro poetico come quella del Belli a quello di amara e durissima riflessione sul disastro di due Guerre Mondiali, delle quali Trilussa, per ragioni anagrafiche, rende lucida e tragica testimonianza.
Massimo Verdastro
Teatro Vascello Roma
L’ANGELI RIBBELLI
di e con Massimo Verdastro
dai “sonetti biblici” di Giuseppe Gioachino Belli alla poesia di Trilussa
con la partecipazione di Giovanni Canale alle percussioni
musiche a cura di Francesca Della Monica
luci di Marcello D’Agostino
suono di Marco Ortolani
collaborazione artistica di Riccardo Liberati
produzione La Fabbrica dell’Attore- teatro Vascello
in collaborazione con la compagnia Massimo Verdastro