Tavares e lotta con la Cina per Stellantis

Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, prevede una lotta terribile con i marchi automobilistici provenienti dalla Cina

Dopo aver illustrato negli scorsi giorni – durante l’annuncio del rafforzamento della partnership con l’americana Archer – i piani del gruppo circa la mobilità elettrica, nella capitale del Nevada il top manager ha battuto su un altro argomento, come la crescita delle Case cinesi nel Vecchio Continente.

Supportato da stime di mercato, Carlos Tavares mette in guardia i colleghi sui Costruttori del Paese asiatico, che sta già mettendo delle solide fondamenta in Europa. Grazie ad alcuni accordi sottoscritti con alcuni delle maggiori realtà odierne, diversi veicoli che approdano nelle nostre concessionarie provengono dalla Cina. I passi in avanti compiuti sul fronte della sicurezza e le politiche aggressive sul piano dei prezzi promettono di dare parecchio filo da torcere agli attuali leader.

Il numero uno di Stellantis invita ad aprire gli occhi. Perché c’è il rischio di intervenire quando ormai avranno perso una parte significativa di mercato. I termini adottati dal dirigente sono perentori, un messaggio di allarme che spera dia la sveglia a chi sta sottovalutando l’avanzata cinese: “la differenza di prezzo tra auto europee e cinesi è significativa, se non ci saranno variazioni alla situazione attuale i clienti europei della classe media, il cui potere d’acquisto sta diminuendo, acquisteranno sempre di più auto cinesi”.

Tavares prefigura “una lotta terribile”, causa di  “scelte molto dolorose”, spostando la produzione in Paesi dove i costi sono inferiori, con impatti enormi sulla manodopera europea.

Non sappiamo ancora come sarà la mobilità del futuro, quasi certamente elettrica, ma almeno nelle grandi città è facile che il numero di auto private andrà gradualmente diminuendo, a favore dello sharing. Questo porta sempre più marchi a variegare i propri business, offrendo servizi e, soprattutto, raccogliendo dati. Insomma, anche Stellantis N.V. si tuffa nel settore dei big data e difatti ha annunciato dal palco del CES 2023 la nascita di Mobilisights, una business unit indipendente, totalmente dedicata al potenziamento dell’attività di Data-as-a-Service (DaaS), allo sviluppo e alla concessione in licenza di prodotti, applicazioni e servizi B2B innovativi.

La strategia software di Stellantis prevede l’impiego di piattaforme tecnologiche di nuova generazione, basate sulle funzionalità esistenti dei veicoli connessi, per trasformare il modo in cui i clienti interagiscono con i propri veicoli. Si prevede che questa strategia, illustrata a dicembre 2021 in occasione del Software Day di Stellantis, genererà circa 20 miliardi di euro di ricavi annui in crescita entro il 2030. Mobilisights, fanno sapere dal Gruppo, contribuirà in modo essenziale alla realizzazione di questi ricavi.

“La visione di Mobilisights è quella di contribuire a rendere il mondo più intelligente, sfruttando le informazioni fornite dai dati provenienti dai veicoli per ispirare lo sviluppo di applicazioni e servizi innovativi in grado di trasformare e migliorare sensibilmente la vita quotidiana di utenti e aziende” ha affermato Sanjiv Ghate, CEO di Mobilisights. “Utilizzati correttamente, i dati provenienti dai sensori e altri dati ricavati dai veicoli connessi consentono di sviluppare un’ampia gamma di servizi e applicazioni dai vantaggi straordinari, che vanno da contratti assicurativi personalizzati in base all’uso del veicolo all’individuazione dei pericoli della strada, alla gestione del traffico. Con i suoi 14 marchi iconici e milioni di veicoli connessi, Stellantis ha a disposizione una quantità di dati globale senza pari in grado di alimentare queste attività.”

Tra le novità di inizio anno non ci sono solo i big data: Stellantis ha difatti annunciato la firma di un accordo vincolante per la fornitura di solfato di manganese monoidrato ad alto grado di purezza per la produzione di pacchi batteria destinati ai veicoli elettrici, da parte di Element 25, società quotata alla Borsa valori australiana (ASX: E25) che gestisce l’importante progetto denominato Butcherbird Managense Project con sede in Western Australia, di cui è proprietaria al 100%, e sviluppa prodotti High Purity Manganese Sulphate (HPMSM).

L’accordo, del tutto simile a quello raggiunto lo scorso anno nella filiera del litio con la Vulcan Energy, sarà subordinato al completamento con esito positivo delle verifiche tecniche e dello studio di fattibilità e apre la porta al fatto che Stellantis proceda con un investimento in Element 25. Sempre con riferimento al business dell’elettrico e della mobilità del futuro, ricordiamo infine che, qualche giorno fa, Stellantis aveva anche annunciato che collaborerà con Archer nella realizzazione di un impianto in Georgia, in cui le società prevedono di iniziare a produrre Midnight, il velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) in sviluppo negli hangar della società con sede a San Jose, in California, a partire dal 2024.

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