Svezia al voto, i sondaggi premiano la destra

Le lezioni in Svezia potrebbero passare alla storia. I sondaggi premiano infatti i Democratici Svedesi, un partito dal passato neo-nazista che ha fondato la propria campagna elettorale sulla lotta all’immigrazione e contro l’Unione europea. Il leader del partito, Jimmie Akesson, è finito al centro della bufera anche per diverse dichiarazioni ritenute estremiste.

I Democratici Svedesi, sondaggi alla mano, si aggirerebbero intorno al 20%, una crescita esponenziale dei consensi dovuta in particolar modo alle promesse sulla battaglia contro l’immigrazione. Dopo essere stato per decenni un paese fondato sull’accoglienza, la Svezia sembra destinata a seguire la svolta a destra che ha caratterizzato gran parte dell’Europa negli ultimi anni. I Democratici Svedesi hanno cavalcato l’onda del malcontento nato ‘impennata del numero dei migranti accolti. Al momento sarebbero 163.000  a fronte di una popolazione di dieci milioni di abitanti.

Già dal 2016 la Svezia ha dato una stretta decisiva al flusso migratorio aumentando il numero dei rimpatri e soprattutto controllando le frontiere con la Danimarca. I Democratici Svedesi si sono preparati a queste elezioni allontanando dal partito gli estremisti più radicali nel tentativo – evidentemente riuscito – di aumentare il proprio bacino di elettori. Il rischio è quello di una crisi di governo. Molte forze politiche svedesi hanno già fatto sapere di non essere intenzionate a governare con il partito di Akesson.

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