Svelato il mistero della Maddalena

Quando  mi sono trovata al cospetto di quell’opera magnifica, sono letteralmente caduta in ginocchio: non ci sono dubbi, si tratta di Caravaggio, afferma  Mina Gregori, massima studiosa di Caravaggio, allieva di Roberto Longhi. La storica dell’arte si riferisce alla “Maddalena in estasi”,  di proprietà di un collezionista privato,  opera attribuita  a Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio.   Tempo fa sono stata contattata dalla famiglia: avevano sentito dire che potesse essere di Caravaggio e hanno voluto che lo vedessi. Così è stato, per tre volte. L’olio è stato acquistato a Roma dal nonno dell’attuale collezionista; in casa si diceva che fosse del Merisi, senza certezze. Sapendo che sono fra i maggiori studiosi di Caravaggio, mi hanno chiesto di vederlo. È bastata un’occhiata: quelle mani, l’incarnato, le dita, come sono girate. Non ci sono dubbi, la “Maddalena in estasi” è di Caravaggio. L’olio su tela, che misura 103,5 per 91,5 centimetri, nasconde un indizio significativo. Sul retro c’era un foglietto con grafia seicentesca che recita: “Madalena reversa di Caravaggio a Chiaia ivi da servare pel beneficio del Cardinale Borghese di Roma”. Questo documento conferma in modo definitivo l’identificazione e l’attribuzione del quadro.

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