Svaligiavano bus turistici a Roma: coppia di nomadi arrestata

Davano l’assalto ai bus turistici in un’area sosta nel quartiere Ardeatino, sull’Appia Antica, a pochi passi dalle catacombe di San Sebastiano, appropriandosi delle valigie contenute nel vano portabagagli dei torpedoni. A interrompere le loro scorribande sono stati i carabinieri della Stazione Roma San Sebastiano che hanno arrestato una coppia di nomadi – lui di 28 anni, lei di 23 anni, entrambi con precedenti e domiciliati nel campo nomadi di Castel Romano e già sottoposti al divieto di ritorno nel Comune di Roma – colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma che ha concordato con l’attività investigativa dei carabinieri.

I militari, da tempo sulle tracce della banda, hanno avuto la meglio sui malviventi anche grazie alle immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza installati sul perimetro delle catacombe, che in alcuni frangenti hanno ripreso le azioni dei ladri. A dare l’avvio alle indagini è stato proprio il video di un furto commesso ai danni di un gruppo di turisti americani in visita alle catacombe lo scorso mese di giugno. In questo contesto, oltre all’azione dei malviventi, viene immortalato anche il tatuaggio della ragazza 23enne che fungeva da palo, ulteriore elemento di identificazione che ha corroborato l’indagine dei Carabinieri, e l’auto con targa straniera su cui viaggiavano per mettere a segno i colpi.

Gli arrestati sono stati bloccati dagli uomini dell’Arma proprio mentre stavano per entrare in azione nell’area di sosta dell’Appia Antica, dove sono arrivati dopo aver “scortato” un pullman carico di turisti – e di bagagli – con la stessa auto ripresa dalle telecamere in passato. Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a verificare le eventuali responsabilità della banda in ordine a furti dello stesso genere avvenuti nei mesi scorsi – anche in zone diverse della Capitale – vista la disinvoltura con cui i nomadi riuscivano a forzare le serrature dei vani portabagagli dei bus, e soprattutto per risalire all’identità del loro terzo complice. I due ladri sono stati rinchiusi rispettivamente nel carcere di Regina Coeli e nella sezione femminile del carcere di Rebibbia, dove rimarranno a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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