Sussidi ai disoccupati

Il governo sta lavorando ad un’operazione di profondo sfoltimento dei contratti precari con l’obiettivo di far rientrare tutti i contratti all’interno di tre grandi famiglie: il lavoro a tempo indeterminato, il lavoro a tempo determinato ed il lavoro autonomo. La legga delega, che sarà mercoledì prossimo all’esame dell’Aula del Senato, prevede il riordino e la semplificazione delle forme contrattuali. Si punta poi ad estendere le tutele come quella della maternità, così come gli ammortizzatori sociali, ed il sussidio di disoccupazione. E’ previsto inoltre  il reddito di cittadinanza. Reddito di cittadinanza che prevede di erogare 600 euro a chi non ha lavoro.  Il modello è preso a prestito dalla Francia e l’erogazione dei fondi per i maggiorenni residenti in Italia dipende dalla volontà del singolo di lavorare,  perché a chi è disoccupato saranno offerte fino a 3 offerte di lavoro adatte al suo curriculum. Al terzo rifiuto, si perderà il diritto al reddito. Scomparirà poi la cassa integrazione per cessazione di attività d’impresa. La riforma degli ammortizzatori sociali partirà con una dotazione di 1,5 miliardi di euro che dovrebbe essere prevista nella prossima legge di Stabilità. Ed è questa la sfida a sinistra di Renzi, perché all’accusa di tagliare i diritti del lavoro con l’intervento sull’articolo 18 dello Statuto risponde con un rilancio del piano strutturale anti-precarietà.

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