Alberto Cubeddu (s), e Paolo Enrico Pinna. Per i due omicidi di Orune e Nule del maggio 2015, sono finiti in carcere il 25 maggio 2016 Pinna, di Nule (Sassari), 18 anni, ma all'epoca dei fatti minorenne, e un suo cugino di Ozieri (Sassari), Cubeddu, 21 anni. I due sono accusati di omicidio volontario e di occultamento di cadavere. ANSA

Subito ripreso il killer evaso in Sardegna

E’ già finita la fuga di Paolo Enrico Pinna, il 19enne di Nule condannato a 20 anni per il duplice omicidio di Nule e Orune, in Sardegna, evaso dal carcere minorile di Quartucciu (Cagliari). Il 19 enne è stato rintracciato e catturato dai carabinieri a Maracalagonis, ad una ventina di chilometri da Cagliari, a bordo di un trattore che aveva rubato poco prima.

Il giovane, per la clamorosa fuga, avrebbe approfittato del periodo di tempo da trascorrere nel cortile all’aperto dell’istituto, per la socializzazione con gli altri detenuti, per appoggiare una scala e scavalcare il muro di recinzione, allontanandosi velocemente dalla zona. Da quel momento è scattata una vera e propria caccia all’uomo da parte di Polizia e Carabinieri. Qualcuno lo avrebbe subito avvistato, poi è stato rintracciato e fermato dai militari.

Il 19enne è accusato insieme al cugino Alberto Cubeddu, 21 anni, dei delitti di Gianluca Monni, lo studente di 19 anni ucciso a Orune (Nuoro) l’8 maggio 2015 mentre aspettava di salire sull’autobus che lo avrebbe portato a scuola, e quello di Stefano Masala, 29 anni di Nule (Sassari), di cui si sono perse le tracce il 7 maggio del 2015, il giorno prima dell’assassinio di Monni. Attualmente Pinna non era in regime di sicurezza, ma detenuto come gli altri giovani che si trovano nelle struttura minorile. In tutto il Cagliaritano è scattata un’imponente caccia all’uomo, con elicotteri e posti di blocco.

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