Strage sul lavoro in Sicilia: basta morti annunciate

Cinque vittime in un solo giorno. Ancora braccianti, operai e lavoratori che muoiono mentre cercano di guadagnarsi da vivere. Queste tragedie non sono incidenti, ma il risultato di uno sfruttamento sistematico e della mancanza di tutele. A Carlentini hanno perso la vita Salvatore Lanza, Salvatore Pellegriti e Rosario Lucchese, braccianti di Adrano, vittime di un incidente mentre rientravamo da una giornata nei campi, sfruttati per una paga da fame. Ad Augusta, un operaio è stato trovato senza vita nella raffineria Sonatrach. A Monreale, Antonino Alongi è precipitato da un cantiere privo di misure di sicurezza.

PIÙ CONTROLLI, PIÙ RESPONSABILITÀ 

Chiediamo più ispettori del lavoro, controlli severi nelle aziende e nei cantieri, e pene certe per chi specula sulla pelle dei lavoratori. Chi assume e chi appalta deve essere responsabile della sicurezza di chi lavora.

L’8 E IL 9 GIUGNO SI VOTA PER IL REFERENDUM SUL LAVORO 

Tra i quesiti c’è proprio quello che amplia la responsabilità del committente e della ditta esecutrice in caso di incidenti. Votare SÌ significa impedire che queste morti restino impunite e cambiare un sistema che uccide.

Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini ad andare a votare per mettere un freno agli omicidi sul lavoro..

Pierpaolo Montalto segretario regionale

Valentina Ruffino responsabile regionale lavoro

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