Strage Bus, terminati i funerali. Vescovo Pozzuoli: “Mai più altri incidenti”

E’ il giorno del dolore a Monteruscello, dove il Palazzetto dello Sport è stato allestito per la cerimonia funebre delle vittime della strage del bus avvenuta nella serata di domenica a Monteforte Irpino. Volti commossi, mani che si uniscono in un lungo applauso, il cui eco risuona nella sala, come un ultimo, disperato, grido di dolore. Si cono conclusi così i funerali delle 38 vittime della strage del bus di Monteforte Irpino (Avellino). Sull’altare è salito il sindaco di Pozzuoli (Napoli), Vincenzo Figliolia che ha ringraziato il presidente del Consiglio, Enrico Letta, presente ai funerali, le altre autorità, i parenti delle vittime, le associazioni.

 La cerimonia è cominciata con l’elenco dei nomi dei 38 morti  letto dall’altare.  Al nome di Simona del Giudice, 26 anni, un fischio e poi il  lungo applauso dei  4mila fedeli . Un silenzio assordante  ha dominato al Palasport di Pozzuoli, mentre le lacrime dei parenti di chi non ce l’ha fatta, bagnavano le bare. Erano lì accanto ai loro cari. Figli, amici, genitori abbracciavano quei sarcofagi quasi a volerli accompagnare con il proprio affetto nel loro ultimo, triste, viaggio.  A rendere omaggio ai 38 morti, tantissimi concittadini e non, oltre a diverse autorità tra cui il presidente del Consiglio, Enrico Letta . Il premier ha percorso un breve tratto a piedi prima di raggiungere la sala in cui si sono celebrati i funerali , ma si è rifiutato di lasciare commenti ai giornalisti.

 

Mons. Pascarella: “Mai più altri incidenti”. Intanto il vescovo inizia l’omelia invitando i magistrati a far luce sulla “dinamica dell’incidente per trovarne le cause, ad altri mettere in atto strumenti che non permettano che si verifichino altri incidenti”. “La prima solidarietà, sottolinea Mons Pascarella,  è il rispetto delle regole!”

”Di fronte ad una tragedia, in cui sono state troncate tante vite umane, forte è  lo sconcerto, e’ difficile parlare. Ogni parola detta può suonare banale, fuori posto o solo formale. Verrebbe solo di tacere o gridare il proprio dolore”, prosegue il vescovo che poi lancia un appello alle istituzioni: “Istituzioni civili e religiose non lasciamo soli questi nostri fratelli, soprattutto quelli che si sono ritrovati senza piu’ sostegni anche economici!”.

Il vescovo ai fedeli: “Pregate per vostri fratelli”. “Pregare per tutti i parenti e amici dei nostri fratelli e sorelle, a cui questa mattina stiamo dando l’ultimo saluto. Il Dio della consolazione li consoli, allevi la loro sofferenza, renda più salda la loro speranza”. E’ questa  la richiesta che il vescovo di Pozzuoli (Napoli), monsignor Gennaro Pascarella, ha fatto ai fedeli nel corso dell’omelia per le vittime del bus nella scarpata

Sindaco Pozzuoli: “Ho il cuore tagliato in due”. “E’ una tragedia che mi ha tagliato il cuore in due parti”. Ha il dolore stampato sul volto il sindaco di Pozzuoli (Napoli) al suo arrivo ai funerali delle 38 vittime della strage del bus di Monteforte Irpino (Avellino). “L’Italia intera ci è vicina e questo è per noi una forza, grazie”, ha aggiunto. Di fronte a tutto quello che è successo, ha sottolineato, “si prova grande amarezza, dobbiamo avere la forza”. E soprattutto “bisogna fare in modo che questo sacrificio non risulti vano. C’è qualcosa che non ha funzionato, ci sono responsabilità, bisogna fare chiarezza e sono certo che sarà fatta”.

Lutto nazionale. Il Consiglio dei Ministri ha proclamato per oggi  il lutto nazionale per l’incidente al bus in Irpinia. Lo rende noto un comunicato di Palazzo Chigi.

Epifani: “Giornata di lutto per tutti”. ”E’ una giornata di lutto, una giornata tremenda per tutti”. Così il segretario del Pd, Guglielmo Epifani che è giunto al Palasport di Monteruscello. ”Tutto il Paese deve unirsi al lutto delle famiglie”, ha aggiunto Epifani. Alla domanda di un giornalista sulle responsabilità della tragedia, il segretario del Pd ha risposto: ”c’è un procuratore molto serio, molto bravo. Sa lui cosa fare”.

Pm Avellino, tre segmenti di indagine . Sono tre i segmenti che si stanno indagando per individuare le responsabilità dell’incidente del bus precipitato in una scarpata in Irpinia: verificare se l’autista aveva assunto bevande alcoliche, se il mezzo era efficiente (freni, gomme, revisione, ecc.), se le condizioni della strada erano secondo la norma (lavori in corso segnalati, ecc.). Lo ha detto il procuratore di Avellino, Rosario Cantelmo, intervistato da Uno Mattina. Questi tre elementi, ha spiegato Cantelmo, ”possono concorrere tra loro. Ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma su nomi e numero rispetto il riserbo investigativo”. Quanto ai tempi dell’inchiesta, ha aggiunto, ”mi impegno a dare una risposta di giustizia in tempi assolutamente ragionevoli”.

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