Storia della gestione delle proprietà della Chiesa cattolica

La Chiesa Cattolica ha deliberatamente indirizzato su fronti più legati all’emotività i propri beni di ‘prima linea’ e di valore, in direzione dei più svantaggiati, per supportare la fasulla pretesa di non avere denaro a sufficienza. In effetti, la Chiesa Cattolica ha oltraggiosamente rinunciato a fornire servizi essenziali per i senzatetto o persone altrimenti svantaggiate spesso in risposta ad attacchi e a dichiarazioni che la accusavano di essere una ricchissima organizzazione.
Tale comportamento innovativo ed originale indirizzato a sacrificare beni per proteggere la propria immagine di ‘chiesa povera’ può essere descritto al meglio come ‘metodo del servizio all’ostaggio’.

Il ‘metodo del servizio all’ostaggio’ elaborato dal Vaticano si è dimostrato una strategia brillante e di grande successo caratterizzata dall’intenzione di sacrificare deliberatamente servizi chiave da fornire ai più svantaggiati e ai poveri delle comunità dell’Occidente al fine di enfatizzare la fasulla pretesa di non avere denaro a sufficienza.

In questo senso, la Chiesa Cattolica utilizza i propri beni per tenere in ‘ostaggio’ politici e leader sociali che fanno appello ad una maggiore chiarezza in riferimento alle sue effettive disponibilità o che avviano dibattiti a proposito delle condotte tenute dalla chiesa stessa.

In ogni occasione in cui qualcuno si permetta di affermare che la Chiesa abbia occultato ‘milioni’, la risposta che riceve è la semplice affermazione: “davvero credi che una chiesa dedicata alla carità Cristiana sarebbe così senza cuore e crudele da negare deliberatamente determinati servizi se avesse davvero il denaro necessario?”

Le proprietà in oro della Chiesa Cattolica

La seconda maggiore classe di beni posseduta dal Vaticano è rappresentata dai metalli preziosi, in primo luogo l’Oro.

Se si escludono le proprietà immobiliari, nessun’altra classe di beni ha tanto ossessionato la Chiesa Cattolica, nè è stata accumulata religiosamente dal Vaticano, quanto l’Oro. E’ la valuta utilizzata dalla Chiesa e lo è stata per oltre 1000 anni.

Quindi, qual è l’ammontare di Oro che la Chiesa in effetti controlla? Alcuni parlano di una cifra molto bassa, citando precedenti guerre e cattiva gestione. Altri affermano che il Vaticano controlli pochi ‘miliardi di dollari’ in oro, e che buona parte di quest’ultimo sia rappresentato da quello rubato dai regimi Fascisti Cattolici nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Prima di rispondere a questa domanda, è tuttavia importante stabilire esattamente quanto oro sia mai stato estratto sin dall’inizio dei tempi, anche perchè senza una breve ma chiara storia relativa alla produzione dell’oro, diviene difficile comprendere l’effettiva ricchezza del Vaticano.

Domanda tipica ed utilizzo dell’oro ai nostri giorni.

La produzione media totale globale di oro nel corso degli ultimi 10 anni si attesta attualmente intorno alle 2.300/2.500 tonnellate all’anno. Ad oggi i tre maggiori produttori di oro nel mondo sono il Sud Africa (24%), l’Australia (16%) e il Canada (8%).

Se facciamo riferimento alla domanda globale media, tale domanda globale si è attestata intorno ad una cifra tra le 3.800 alle 4.000 tonnellate all’anno, delle quali l’81% viene utilizzato nell’ambito del settore della gioielleria, il 10% dal settore industriale ed il 9% in forma di lingotti (settore dell’investimento al dettaglio).

Tale consumo più elevato di oro rispetto alla quantità prodotta ha portato alcuni analisti a ritenere che il prezzo dell’oro sia destinato a salire ulteriormente negli anni a venire.

Quanto oro è stato mai prodotto (estratto)?

Potrebbe sorprendervi, o forse no, sapere come non vi sia accordo unanime in relazione ad esattamente quanto oro sia mai stato prodotto, e neppure su quello che in realtà esiste, nè su chi sia a ‘possederlo’ con riferimento all’intero pianeta Terra. Sappiamo che le riserve d’oro ufficiali (pubbliche) ammontino a 30.000 tonnellate di Oro, la singola e più grande struttura preposta al deposito di oro è rappresentata dalla Federal Reserve di New York con circa 5.000 in riserve d’oro ufficiali (pubbliche).
siano tra le 24.000 e le 26.000 tonnellate che sono immagazzinate in strutture di deposito private e che circa l’80% dell’oro nel tempo estratto esista in forma di lingotti (bar ingot). Di conseguenza stimano che l’Oro estratto nel suo complesso ammonti a sole 70.000 tonnellate.

In ogni caso, l’US Geological Survey Department, riconosciuto a livello internazionale, così come le pubblicazioni relative alla storia delle estrazioni stimano la produzione totale globale di oro, dal 1900 al 2006, in 128.075 tonnellate, per cui la cifra sarebbe di oltre 58.000 tonnellate più elevata, semplicemente nel corso dell’ultimo secolo, rispetto al totale stimato dalla Barclays Bank in qualità di cifra in grado di indicare tutto l’oro che sia mai stato estratto!

Al contrario del settore bancario che sembra sostanzialmente orientato ad abbassare tali stime, l’industria dell’estrazione sostiene che il totale dell’oro prodotto sia prossimo ad una cifra oscillante tra le 140.000 e le 150.000 tonnellate.

Comunque, se noi prendessimo in considerazione tanto le misurazioni accurate sull’effettiva produzione, quanto i dati storici, a partire dal 1600 fino ai nostri giorni, sarebbero oltre 150.000 tonnellate quelle che sono state prodotte, ciò ad indicare quanto anche l’apparentemente ‘elevata’ cifra di 150.000 tonnellate risulti eccessivamente cauta.

Ad esempio, oltre 3.000 tonnellate di oro sono state trafugate dalle civiltà Americane ad opera degli Spagnoli tra il 1492 e il 1600, quantità stimata in oltre il 40% della produzione totale globale relativa a quel periodo. Tra il 1600 e il 1800, i Gesuiti hanno controllato e gestito le enormi miniere di schiavi della Colombia e del Brasile che si stima abbiano prodotto 3 volte la quantità di Oro trafugata nel corso dei genocidi perpetrati ai danni delle civiltà Americane.

La stima più accurata, che tiene conto di tutte le documentazioni, di tutti i dati storici, e della storia delle tecniche di estrazione mineraria, e delle diverse aree minerarie, è che una cifra intorno ai 200.143 tonnellate sia la più vicina a quella dell’oro effettivamente mai prodotto/estratto.

Perchè tale discrepanza?

E’ difficile ricostruire le ragioni per cui tali massicce ed ovvie discrepanze continuino a sussistere per ridurre deliberatamente la dimensione totale dell’ammontare totale di oro dalle 200.000 e oltre tonnellate, a meno di 70.000 tonnellate.

Una ragione ovvia è quella legata al tentativo di mantenere elevati i prezzi dell’oro. Fino a quando la produzione (offerta) sarà più bassa della domanda, e fino a quando i mercati forniranno una percezione legata ad una quantità di riserve limitata, gli operatori di mercato e i proprietari di oro potranno tranquillamente fare richiesta di prezzi esorbitanti.

Una seconda ragione, più difficile da provare, potrebbe essere rintracciata nell’esistenza di proprietari/possessori di enormi quantitativi d’oro, che si trovano in una posizione finanziaria talmente favorevole da avere tutta l’intenzione di mantenere tali enormi riserve private di oro lontane da qualsiasi possibilità di rendicontazione, per ottenere vantaggi di carattere strategico, politico e finanziario.

I Russi, ad esempio, si ritiene detengano numerose tonnellate di oro in termini di riserve private, che sono impossibili effettivamente da verificare. In ogni caso, quando facciamo riferimento alle stime ufficiali, stiamo parlando, in termini di discrepanza riferita alle stime sull’oro, di una cifra che ammonta a circa 50.000 tonnellate (quasi 1000 miliardi di $) che risultano semplicemente mancanti e non rendicontate.

1/4 dell’oro del mondo non è che semplicemente scompaia. Coloro che detengono riserve private possono sottrarne una porzione dalla circolazione, ma nel tempo quest’ultima tornerebbe in circolo e potrebbe essere tracciata. E neppure vi sono singoli dittatori in grado di avere il potere o gli apparati necessari per ricorrere a tali pratiche.

Le riserve in oro detenute dal Vaticano

Il maggiore e singolo detentore di lingotti (ingot/bullion) rispetto a qualsiasi altra organizzazione nel corso dei trascorsi 1.000 anni è, ed è sempre stato, il Culto Romano che controlla la Chiesa Cattolica.

La Chiesa Cattolica Romana controlla approssimativamente 60.350 tonnellate d’oro, due volte la dimensione delle riserve ufficiali totali di oro di tutto il mondo, o approssimativamente il 30,2% di tutto l’oro mai estratto/prodotto. A prezzi correnti, è possibile stimare il valore di tali beni che costituiscono il più grande tesoro della storia dell’umanità in oltre 1.245 miliardi di dollari statunitensi ($).

Ai nostri giorni, la Chiesa Cattolica Romana è tornata a numeri che l’hanno condotta nuovamente ad una posizione dominante nel settore dell’oro di cui non si era testimoni dalla caduta del Sacro Romano Impero (intorno al 1100), fase in cui Essa controllava poco meno del 30% dell’oro complessivamente presente nel mondo.

Per la maggior parte dei trascorsi 1.000 anni, la Chiesa Cattolica ha assunto una posizione dominante che gli ha permesso di controllare i mercati dell’oro a livello mondiale, in relazione al fatto di aver posseduto oltre il 50% di tutto l’oro, ed in una posizione talmente dominante, a partire dal XIV secolo fino a  giungere al XVII secolo, da controllare oltre il 60% di tutto l’oro mai estratto.

Tale tesoro nella sua totalità è stato suddiviso tra numerose riserve dichiarate ed altrettanto numerose riserve non dichiarate. Soltanto il 20% delle riserve d’oro totali è immagazzinato tramite ‘partiti terzi’ in riserve ufficiali, la maggiore riserva dichiarata è rappresentata dalla Federal Reserve Bank, seguita dalle riserve presenti in Italia, Svizzera, Germania e Francia. Le più importanti riserve private non dichiarate sono sconosciute, ma paiono essere collocate anche in paesi dell’Occidente e a quanto pare risulterebbero associabili alle più importanti riserve private delle più antiche banche private e società finanziarie d’Europa. Potrebbero inoltre esistere riserve private gestite direttamente dal Vaticano, seppure quest’ultima resti un’ipotesi poco probabile.

Nessuno potrà attribuirvi colpe se sceglierete di fuggire via e di non far nulla con le informazioni che avete letto su questo sito. Chi può accusarvi del fatto che pensiate al vostro lavoro, ai vostri amici e alla vostra casa? Alla fine la scelta è soltanto vostra.

 

Continua….

Argo Fedrigo

 

 

Circa redazione

Riprova

PAT – L’assessore Marchiori ha incontrato i sindaci di Pedemonte, Magasa e Valvestino

L’assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia Simone …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com