E’ terminata, al Quirinale, la deposizione del capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha testimoniato, davanti alla Corte d’Assise di Palermo, al processo sulla trattativa Stato-mafia. Il presidente della Repubblica, secondo quanto reso noto da un legale, ha risposto a diverse domande delle parti, anche ad alcune domande poste dal legale di Totò Riina. In alcuni casi Napolitano si è avvalso della facoltà di non rispondere in base alle prerogative del Capo dello Stato. La parola ‘trattativa’ non è mai stata usata. Il procuratore di Palermo Leonardo Agueci e i pm del pool che sostiene l’accusa al processo sulla trattativa Stato-mafia erano arrivati stamani verso le 9.30 al Quirinale. I magistrati sono entrati dalla porta dei Giardini in via del Quirinale. Alla spicciolata, sono entrati dalla porta principale del palazzo, anche gli avvocati degli imputati e delle parti civili. Arrivata anche la Corte d’Assise di Palermo. Oltre al presidente Alfredo Montalto e al giudice a latere Stefania Brambille, sono presenti i sei giudici popolari (quattro titolari e due supplenti). Il Quirinale è offlimits alla stampa che non ha assistito alla deposizione neppure attraverso la video registrazione. La testimonianza è stata resa nella sala del Bronzino
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