Stato dell’Unione, von der Leyen annuncia vertice globale sulla sanità in Italia


Un’Europa della sanità unita. E’ questo l’obiettivo che la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, indica durante il suo primo discorso sullo stato dell’Unione all’Eurocamera, a Bruxelles. «Col presidente del consiglio Giuseppe Conte e la presidenza italiana del G20», ha detto la Von der Leyen, organizzeremo un vertice globale sulla sanità, in Italia, per dimostrare che l’Europa c’è per proteggere» i cittadini.

La presidente ha poi ricordato come a causa della pandemia «il popolo europeo stia ancora soffrendo. E’ un periodo di ansia», ha detto, e i cittadini «sono preoccupati di come sbarcare il lunario. L’incertezza non è ancora superata e la ripresa è ancora in fase iniziale: la nostra priorità è superare questa fase e l’ Europa può farlo ». Un’Europa che dunque secondo Von der Leyen ha tutti gli strumenti per «continuare a proteggere le vite». Perché in questo in questo momento di pandemia, con il Covid che è ancora minaccia viva, si deve « gestire con prudenza, agire con responsabilità e unità». La presidente ha anche detto il suo no alla corsa individualista da parte delle nazioni agli accaparramenti futuri del vaccino nazionalismo dei vaccini. «Non basta trovare un vaccino ma dobbiamo garantire che i cittadini europei e di tutto il mondo possano avervi accesso. Il nazionalismo dei vaccini mette a rischio le vite, solo la cooperazione può salvare le vite».

«Abbiamo una nuova strategia per Schengen». Von der Leyen ha spiegato nel suo discorso che in questo modo verrà rafforzato il mercato interno europeo. Tutto in vista della ripresa delle economie del continente «dopo una caduta del Pil del 12%». Ma dato che «il virus gira ancora», occorre «trovare un equilibrio tra garantire sostegno finanziario e sostenibilità dei bilanci», ha detto la presidente che poi si è dilungata sul problema dei salari minimi. «Tutti nell’Unione devono avere i salari minimi», ha detto. «Funzionano ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi». «Il dumping salariale distrugge la dignità del lavoro e penalizza gli imprenditori, distorce la concorrenza del mercato interno. Bisogna porre fine a questa situazione». La commissione avanzerà dunque una proposta su una normativa per sostenere gli stati membri e «permettere a tutti di avere accesso ai salari minimi o attraverso contrattazioni collettive e con salari mini statutari».

Le emissioni dell’Unione europea «sono calate del 25% dal 1990 a oggi» ma «la nostra economia è cresciuta del 60%» nello stesso periodo. «Ci stiamo già avviando verso un’economia circolare con emissioni carboniche neutre», sostiene la presidente che poi annuncia che «il 37% dei fondi del piano Next Generation EU» andrà usato «nell’attuazione del Green Deal». La presidente della Commissione ha anche evidenziato il primato Ue per emissione di bond “verdi” e ha annunciato l’obiettivo di «reperire il 30% dei 750 miliardi (del Recovery Fund, ndr) grazie ai green bond. Questo momento di emergenza globale è «il momento migliore per investire nell’industria tecnologica europea». Se ne dice certa Von der Leyen mentre annuncia che il 20% dei fondi del Next Generation Eu (il Recovery Fund) sarà investito proprio sul digitale. La presidente ha annunciato la creazione di un «cloud europeo» per la conservazione dei dati, «nel quadro di GaiaX», spiegando di puntare sullo «sviluppo di 5G, 6G e fibra di vetro», per raggiungere la «sovranità digitale dell’Europa» e stabilire «un’identità digitale europea sicura».

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