Stati Uniti: via libera giudice federale a causa intentata da democratici per conflitto di interessi Trump

Il giudice federale Emmet Sullivan ha dato oggi il via libera alla causa intentata da 200 democratici del Congresso statunitense contro il presidente Donald Trump per aver violato la Costituzione facendo affari con governi stranieri durante il suo mandato. La causa si fonda sulla clausola costituzionale sugli emolumenti, che impedisce ai presidenti di accettare pagamenti da Stati esteri. L’hotel nella citta’ di Washington di Trump, di cui e’ tuttora proprietario, ha ospitato eventi di ambasciate estere e visite di funzionari stranieri. Il pronunciamento apre quindi un altro fronte legale per il presidente, che gia’ sta affrontando una serie di inchieste sulle sue attivita’, la sua campagna elettorale e le sue opere di beneficienza.

Il capo della Casa Bianca e’ gia’ coinvolto in un’altra causa sugli emolumenti presentata dai procuratori generali di Washington, D.C. e Maryland. Oltre all’ inchiesta del procuratore speciale Robert Mueller sulle presunte interferenza russe nelle elezioni del 2016, Trump deve rispondere anche al procuratore generale di New York che lo accusa di “condotta persistentemente illegale” circa la sua fondazione di beneficenza ed infine il presidente e’ stato querelato per diffamazione dall’ex concorrente del programma televisivo “Apprentice”, Summer Zervos. Nella sua sentenza, il giudice Sullivan ha scritto che i membri del Congresso “cercano un risarcimento adeguato nella corte federale” perche’ non hanno modo di affrontare da un punto di vista legislativo le loro preoccupazioni per la presunta violazione della clausola sugli emolumenti.

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