Stati Uniti e Messico tra Trump, Nafta e ‘Muro’

‘Niente più accordo sul Daca, il programma di protezione per gli immigrati illegali’. Donald Trump, con un tweet, invoca l’opzione finale in materia di immigrazione e si esprime così sul programma relativo ai cosiddetti dreamer, gli immigrati portati illegalmente da bambini negli Stati Uniti. Il presidente, in sostanza, chiude la porta ad ogni trattativa con i democratici sulla posizione di centinaia di migliaia di persone: ‘Gli agenti alla frontiera non sono messi nella condizione di svolgere correttamente il proprio lavoro a causa delle ridicole leggi liberali come la Catch & Release’, scrive Trump, facendo riferimento alle norme che dispongono il rilascio, in attesa di un’udienza, delle persone fermate dopo l’ingresso illegale nel Paese.

La situazione, dice Trump, sta diventando sempre più pericolosa con arrivi in massa. Per questo, i repubblicani devono varare ora leggi dure. Niente più accordo sul Daca: ‘Il Messico sta facendo molto poco, se non addirittura niente, per fermare le persone che entrano nel Paese attraverso il suo confine meridionale e poi arrivano negli Stati Uniti. Se la ridono davanti alle nostre stupide leggi sull’immigrazione. Devono fermare la droga e le persone che entrano o io fermerò la mucca da cui mungono denaro, il Nafta’, dice facendo riferimento al trattato commerciale che viene rinegoziato in questo periodo.

L’Accordo nordamericano per il libero scambio (North American Free Trade AgreementNafta) è un trattato di libero scambio commerciale stipulato tra Stati Uniti, Canada e Messico, ispirato al modello dell’Unione europea.

L’Accordo venne firmato dai Capi di Stato dei tre paesi, H.W.Bush, Carlos Salinas de Gortari, e il primo ministro del Canada Brian Mulroney, il 17 dicembre 1992 e entrò in vigore il 1° gennaio 1994.  Il giorno stesso della firma, simbolicamente iniziava nello Stato messicano del Chiapas la rivolta zapatista da parte delle popolazioni indigene che vedevano nell’accordo un ulteriore mezzo volto a trasferire la ricchezza dalle zone povere del Messico verso il Canada e, soprattutto, verso gli Stati Uniti.

L’aspetto che maggiormente caratterizza la Nafta è sicuramente legato alla progressiva eliminazione di tutte le barriere tariffarie fra i paesi che aderiscono all’accordo.

Gli scopi principali dell’Accordo sono:

  1. eliminare le barriere alle importazioni e facilitare il movimento intra-area di beni e servizi tra i territori delle parti;
  2. promuovere le condizioni di leale concorrenza nell’area di libero scambio;
  3. incrementare le opportunità di investimento nei territori delle parti;
  4. fornire protezione adeguata ed effettiva e rinforzare i diritti di proprietà intellettuale nel territorio di ogni parte;
  5. creare procedure efficaci per l’implementazione e l’applicazione di questo accordo, per le sue amministrazioni congiunte e per la risoluzione delle controversie;
  6. stabilire un quadro per una ulteriore cooperazione trilaterale, regionale e multilaterale, al fine di espandere e accrescere i benefici di questo accordo. Nel 2000 il il presidente messicano Vicente Fox   ha patrocinato l’idea di un libero flusso di persone attraverso il confine tra Stati Uniti e Messico come seconda fase del Nafta che si doveva completare in 10 anni.Il 10 settembre 2001  Fox e Bush si incontrarono come presidenti appena eletti e accordarono per lavorare al fine di confrontare la volontà dei lavoratori e la volontà dei datori di lavoro e assicurare che la migrazione avvenga attraverso canali sicuri e legali, ma gli eventi dell’11 settembre 2001 interruppero i negoziati e spostarono il dibattito negli Stati Uniti verso una politica di immigrazione dove la sicurezza sia il principale obiettivo.

    Gli sviluppi all’inizio del 2006 portarono il problema del confine tra Messico e USA al centro della scena nella politica americana. Nel 2006 il Congresso degli Stato Uniti  ha considerato molte proposte per costruire una barriera di 400-700 miglia (640–1120 km) lungo il confine tra Usa e Messico per aiutare ad arrestare il flusso di immigrati illegali. Nell’agosto 2006 questa e altre misure, come la deportazione di 12 milioni di immigrati clandestini, ha raggiunto uno stallo legislativo. Il Congresso ha finanziato la crescita di una pattuglia di confine.

    La legislazione che creerebbe un programma di ‘lavoratori-ospiti’ è in considerazione al Congresso.

La conclusione, per Trump, relative a queste vicende è una sola: ‘Serve il muro’. Trump non demorde sull’esigenza di costruire un muro per fermare l’immigrazione dal Messico. Usando Twitter, Trump ha denunciato l’immobilismo del Messico che starebbe facendo molto poco per fermare il passaggio dei messicani in America avvertendo: ‘Il Messico deve bloccare il fiume di persone e droga, o io fermerò il Nafta’.

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