‘Startup Region’, imprenditoria e innovazione

Startup Region

Coniugare tecnologia e creatività, imprenditoria ed innovazione in un ecosistema virtuoso: con queste parole si potrebbe sintetizzare uno degli ambiziosi obiettivi della Regione Lazio. Essa, per favorire questo dialogo fra il pubblico ed il privato, sta avviando una serie di iniziative tra cui si ricorda il meeting intitolato ‘Startup Nation, Startup Region’ organizzato in collaborazione con Lazio Innova. La manifestazione si è tenuta a Roma ed ha avuto il fine di agevolare l’internazionalizzazione delle imprese, startup e della ricerca con Israele. Quest’ultimo Stato, come indicato nel titolo dell’evento, è denominato anche’startup Nation’ a cui la Regione guarda non tanto come modello tecnologico di eccellenza quanto organizzativo, ovvero un efficiente sistema di relazioni con uno stretto legame tra il settore pubblico e quello privato. Nello stesso tempo il Lazio potrebbe rappresentare per Israele un interessante mercato con importanti università ed imprese innovative.

Altre interessanti iniziative sono state illustrate nel corso del pitch finale e premiazione della competizione denominata: ‘Challenge Discover the new taste’. Moderatrice dell’evento è stata la Coordinatrice ecosistemi e startup di Lazio Innova Michela Michilli, la quale ha sapientemente armonizzato i personaggi che si sono succeduti sul palco. A questa manifestazione hanno partecipato partner provenienti da tre differenti mondi: il primo è stato quello della grande impresa rappresentata dalla Unilever, una multinazionale che opera soprattutto nella cura della persona e della casa. Il secondo universo è stato quello delle istituzioni rappresentato dalla Regione Lazio che ha svolto un’azione disruptive, ovvero di ponte tra  le aziende di successo e l’open innovation, la creatività delle startup. Il braccio operativo di questa attività è stato Lazio Innova, che è il frutto di un lungo processo di fusione di precedenti istituzioni regionali unite in un unico soggetto giuridico. Quest’ultimo dispone di una serie complessa ed articolata di strumenti come ad esempio, finanziamenti a fondo perduto, fab lab, incubatori, investimenti in capitale di rischio, con il fine di promuovere e supportare la filiera dell’innovazione. Si tratta, in effetti, di un processo innovativo attraverso cui vengono utilizzati anche fondi europei, senza dimenticare le opportunità lavorative che vengono offerte a giovani talenti.

Il terzo mondo presente alla manifestazione è stato quello delle startup che sono state accompagnate in un percorso di tutoraggio nella ricerca di nuove possibilità di consumo e canali per la commercializzazione dei prodotti che potessero rendere maggiormente flessibile l’ impresa internazionale in oggetto. I team finalisti sono stati sei: Be chef; Lipton Smartè; Tea bot; Oniride. La startup vincitrice è stata Seebilla, una menzione speciale è stata assegnata a Direttoo. Con tutte le startup sono state previste ulteriori forme di collaborazione con la multinazionale. Altre opportunità qualificate per giovani ambiziosi e determinati potranno essere colte navigando sul sito di Lazio Innova.

Fiorella Ialongo

 

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