Standard &Poor’s elogia Stefano Caldoro

Flora Beneduce, medico primario degli ospedali riuniti della Penisola sorrentina, con un’esperienza ultraventennale in campo medico e importanti pubblicazioni medico-scientifiche, ha portato in Consiglio regionale la propria competenza, ha lottato per cambiare ciò che non va e ha imposto la necessità di sbloccare le assunzioni. “Con un impegno costante e una presenza assidua in Commissione e in Consiglio regionale, ho conseguito risultanti significativi rispetto a ciascuna delle problematiche sollevate e posso dirmi soddisfatta per aver contribuito all’elogio fatto della Standard & Poor’s all’amministrazione regionale guidata da Stefano Caldoro”. Infatti, l’agenzia di rating statunitense più conosciuta ha attestato il lavoro del governatore campano Stefano Caldoro, che, avendo ereditato una regione disastrata da tanti anni di cattiva gestione, è riuscito a tener a freno la spesa sanitaria. C’è, però, un decreto di cui Flora Beneduce è particolarmente soddisfatta ed è quello che riorganizza le cure primarie. “Il testo ha l’obiettivo di realizzare, nel territorio, la continuità dell’assistenza 24 ore al giorno,  umanizzare le cure, mantenendo la persona nel proprio ambiente,  favorire l’elevata qualità delle caratteristiche tipiche dell’assistenza primaria, come la relazione interpersonale, la continuità, il coordinamento dell’assistenza. Inoltre, viene garantita  la gestione integrata dei pazienti, attraverso l’implementazione di percorsi assistenziali e l’integrazione tra sociale e sanitario. Ciò si realizza attraverso le Unità Complesse di Cure Primarie, Uccp. Queste costituiscono un’articolazione del distretto socio sanitario e si compongono di personale convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, insieme con altri operatori del territorio, sanitari, sociali e amministrativi, messi a disposizione dal distretto e dalle municipalità. Le Unità complesse svolgono di attività prevenzione, come vaccinazione ed educazione sanitaria, offrono prestazioni e processi assistenziali, come visite domiciliari e ambulatoriali a scopo diagnostico e terapeutico, trattamento di alcune malattie, diagnostica rapida; e gestiscono la cronicità”. Sono previste  Uccp a sede unica, il cosiddetto modello metropolitano, che ha una sede ogni 30mila abitanti e un numero di medici di medicina generale non inferiore a 20. Ci sono, poi, le Uccp in rete. Si tratta del modello rurale e montano a bassa densità abitativa, con una o più sedi di riferimento correlate alle necessità della popolazione assistita. Il numero di medici di medicina generale non deve essere inferiore a 10 e gli assistiti non devono essere meno di 5mila. Infine, sono previste le Uccp secondo il sistema hub and spoke, il modello sub urbano, che prevedono l’individuazione di una sede di riferimento nel luogo a maggiore richiesta assistenziale o nel luogo di maggiore densità abitativa, collegata telematicamente ad altre sedi dislocate sul territorio di riferimento, con non meno di 15 medici di medicina generale e numero di assistiti non inferiore a 15mila.

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