Squinzi : Le imprese stanno morendo di tasse, Monti faccia di più

“Le nostre aziende stanno soffrendo, forse anche morendo di fisco”. Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, a margine del convegno dei Giovani di Confindustria che si sta svolgendo a Capri, attacca il governo su tasse e fisco. “Credo di interpretare l’opinione di tutti gli imprenditori italiani. E’ una riflessione che dobbiamo porre all’attenzione dei nostri governanti”. La sua è una bocciatura quasi senza appello. Ammette che tra mille difficoltà l’esecutivo tecnico “sta facendo delle cose” ma  “certamente non sta facendo tutto quello che sarebbe necessario per fare il salto di qualità”.

 

Spending review: Sia più decisa, siamo all’aperitivo. Per il numero uno di Confindustria l’esecutivo del professore è troppo timido sulla spending review: il risparmio di spesa ‘ideato’ da Mario Monti è poco incisivo e bisogna osare di più. “Personalmente la considero un aperitivo, credo si possa procedere anche all’antipasto, al primo, al secondo, al dessert”. Giorgio Squinzi si dice convinto che sia possibile anzi necessaria, su questo aspetto, una azione “più decisa, forte e netta e tutti i fondi che si liberano dovrebbero essere destinati alla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori, le imprese, i cittadini”.

 

Monti Bis: Serve legittimazione politica. Giorgio Squinzi, anche se da Capri critica duramente il presidente del consiglio e le sue politiche, non chiude le porte ad un Monti bis. Ma ad una condizione: il professore deve avere una legittimità politica. “Ritengo che, effettivamente, serva una legittimazione politica molto più importante – ha aggiunto – dalla prossima legislatura”. Per il numero uno di viale dell’Astronomia va “benissimo anche che il professor Monti guidi la prossima legislatura purché – ha precisato – abbia una legittimazione elettorale”.

 

Esodati: Contributo di solidarietà da rivedere. Il contributo di solidarietà del 3% sui redditi sopra i 150 mila euro per allargare la copertura finanziaria agli esodati “sicuramente lo vediamo come un ulteriore carico fiscale e che, peraltro, non è l’unico portato avanti in questi giorni perché sulle imprese sono arrivati anche altri balzelli”. Per Giorgio Squinzi, “è una situazione generale che va rimeditata, pur sapendo che dobbiamo essere pronti a fare dei sacrifici”.   

Sud: No ad assistenzialismo. “Bisogna abbandonare questa mentalità di ricorrere all’assistenzialismo”. A dirlo, da Capri, il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, parlando del Mezzogiorno che è “un pezzo fondamentale del nostro Paese”. “Credo che bisogna abbandonare questa mentalità di ricorrere all’assistenzialismo che ci ha contraddistinto per molto tempo. Bisogna cercare di potenziare quelli che sono i punti forti del Mezzogiorno perché – ha concluso – non dobbiamo mai dimenticare che il patrimonio storico, culturale e ambiente del Mezzogiorno è unico al mondo”.

 

 

Produttività: Negoziato al rush finale. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, si dice ottimista circa l’accordo sulla produttività che, secondo il suo punto di vista, dovrebbe essere chiuso entro pochi giorni tra sindacati e imprese. “Siamo nelle fasi finali del negoziato. Credo, e spero, che si riuscirà a fare un buon accordo che soddisfi tutti. Lo ritengo fondamentale perché – ha spiegato il numero uno di Confindustria – dobbiamo recuperare, in tempi brevi, se non tutti almeno una parte dei 20 punti di competitività che abbiamo perso nei confronti degli altri Paesi europei e, in particolare, della Germania”. 

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