Spara per allontanare i gatti e centra la camera da letto del vicino

ANDALO. Al comandante della Stazione di Andalo ha detto di aver sparato “in aria” per allontanare dei gatti che con il loro miagolio stavano disturbando il suo sonno. In realtà quel colpo di carabina cal. 22, trapassato il legno dell’imposta, aveva mandato in frantumi il vetro del balcone della camera da letto del suo vicino. Si era infine andato a conficcare in un mobile della stanza, a qualche decina di centimetri dal letto dove l’uomo stava riposando. Il responsabile di quanto detto, un venticinquenne con la passione per il tiro sportivo, dovrà ora rispondere di danneggiamento. E’ chiaro, però, che solo una serie di fortuite circostanze hanno evitato che il suo sconsiderato gesto potesse avere ben più gravi conseguenze. L’episodio si è verificato alle prime ore di domenica scorsa. La parte offesa, un libero professionista milanese che di tanto in tanto trascorre brevi periodi di vacanza in Paganella, lì per lì non si è accorto di nulla. Soltanto quando si è svegliato, al mattino, ed ha visto vetri per tutta la stanza, si è chiesto cosa fosse mai potuto accadere. Ha così rilevato la presenza, sulla persiana, del buco prodotto dal passaggio del proiettile ed ha chiamato il 112. I Carabinieri della Stazione di Andalo, nel corso del sopralluogo, hanno repertato l’ogiva e stabilito, anche osservando le dimensioni del foro presente sull’infisso, che chi aveva sparato imbracciava un fucile calibro 22. I militari, sentita la vittima, la quale ha escluso gesti di ritorsione da parte di alcuno e comunque non ha saputo dare una ragionevole spiegazione a quanto accadutogli, non hanno potuto che indirizzare le indagini sul vicinato: alcuni residenti in zona risultavano infatti censito presso il Comando perché detentori di armi. Uno di essi, un anno prima, aveva denunciato il possesso di una carabina cal. 22. Il sospetto che fosse stato questi a sparare è stato fugato dall’accertamento esperito con un misuratore laser che, fatto passare attraverso il foro della persiana, ha stabilito con buona approssimazione la traiettoria del proiettile: chi aveva sparato doveva trovarsi sicuramente ad una delle finestre della sua abitazione. Convocato in caserma e “sentito”, dapprima ha detto di non saper niente della storia. Poi, di fronte alle argomentazioni degli uomini dell’arma, ha ammesso le sue responsabilità: “erano le 3 del mattino, dei gatti non smettevano di miagolare ed io non potevo riposare. Ho preso il fucile e sparato in aria”. I Carabinieri hanno sequestrato l’Arma ed il munizionamento quindi chiesto ed ottenuto l’emissione del provvedimento di divieto detenzioni armi e munizioni a carico del giovane.

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