Dopo tredici giorni di lavori estenuanti, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il piccolo Julen, il bambino di due anni e mezzo caduto in un pozzo profondo centodieci metri. Purtroppo i soccorritori hanno trovato il piccolo ormai senza vita.
La tragedia è avvenuta a pochi chilometri da Malaga nel pomeriggio del tredici gennaio, quando il bambino di due anni e mezzo, mentre stava giocando, è caduto in un pozzo profondo centodieci metri.
Dopo tredici giorni di lavoro, trascorsi a scavare un tunnel per raggiungere il piccolo, i corpi speciali in azione purtroppo hanno trovato il corpo del bimbo ormai senza vita. Sarà l’autopsia a spiegare se il piccolo sia morto a causa delle ferite riportate nella caduta o per altri motivi. I sanitari presenti sul posto hanno soccorso il papà del piccolo, che ha avuto un malore dopo il ritrovamento del corpo del figlio.
I vigili del fuoco hanno lavorato senza sosta per giorni per provare a trarre in salvo il piccolo. Gli uomini dei vigili del fuoco hanno provato a utilizzare anche un robot, fermato però da una frana a settantotto metri di profondità.
Era diventata ormai una disperata e improbabile corsa contro il tempo, come confermato dai soccorritori che lavoravano ormai da più di una settimana senza sosta per provare a estrarre il piccolo ancora in vita. Sul posto diverse decine di persone tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, esperti speleologi e volontari che hanno profuso il massimo impegno per agevolare il lavoro delle autorità in un’impresa che sta ha tenuto tutta la Spagna con il fiato sospeso.