Spagna, la “terza via” di Sanchez per superare la crisi politica

Il premier incaricato spagnolo, Pedro Sanchez, e’ tornato a respingere l’idea di un governo di coalizione con la sinistra di Unidas Podemos e ha espresso la speranza di evitare il quarto ritorno alle urne in quattro anni attraverso una “terza via”, ovvero un nuovo esecutivo basato su un programma comune progressista, che garantisca non sono il via libera alla sua investitura ma anche l’avvio di una legislatura stabile. “Tra la convocazione di nuove elezioni e un governo di coalizione c’e’ un’alternativa, una terza via, e’ un governo con un programma comune progressista”, ha detto Sanchez in un’intervista al quotidiano spagnolo “El Pais”.

“Questo e’ quello che abbiamo fatto durante l’ultimo mese di agosto”, ha dichiarato, aggiungendo che in questa settimana presentera’ il progetto alla societa’ civile nel suo insieme e “singolarmente” al gruppo parlamentare di Podemos, per fare in modo che si raggiunga il “supporto necessario a dare il via alla legislatura e al governo votato dagli spagnoli”. Il socialista ha poi ricordato che c’e’ tempo fino al 23 settembre per negoziare i punti essenziali del programma, prima che il re Felipe II sia costretto a sciogliere ufficialmente le Cortes.

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