epa05071525 Spanish Prime Minister and presidential candidate of the Popular Party, Mariano Rajyo at the begining of his speech during an electoral campaign event held in La Coruna, Galicia northerwestern of Spain on 16 December 2015. Spain will hold general elections on 20 December 2015. Rajoy is without his glasses after receiving a punch from a minor during an electoral act. EPA/CABALAR

Spagna, il premier Mariano Rajoy colpito da un pugno

Finale di campagna sempre più incandescente in Spagna, dove il premier Mariano Rajoy è stato aggredito durante una tappa elettorale in Galizia da un giovane di 17 anni che lo ha colpito con uno schiaffo al volto rompendogli gli occhiali, prima di essere arrestato. Il giovane sarebbe vicino al movimento della Marea, alleato in Galizia con Podemos. Il leader del partito post-indignado Pablo Iglesias ha subito inviato un mssaggio al premier preoccupandosi per la sua salute. Rajoy ha proseguito il tour elettorale a Pontevedra senza occhiali. L’aggressione interviene all’indomani del duello-rissa in tv fra Rajoy e il leader socialista Pedro Sanchez, che lo ha offeso dichiarandolo una persona non per bene. Il premier aveva risposto definendo il rivale vile, meschino e miserabile. L’impennata di tensione verbale nel duello fra Rajoy e Sanchez sembra approfittare soprattutto a Podemos secondo un sondaggio ‘vietato’ pubblicato oggi in Andorra. I sondaggi in Spagna ora sono vietati. In forte rimonta Podempos minaccia ora il secondo posto del Psoe. Secondo la rilevazione Gesop il Pp di Rajoy arriverebbe primo con il 25,4% e 106-110 deputati su 350 davanti ai socialisti con il 20,6% e 81-85 seggi e a Podemos al 19,6% e 66-70 onorevoli. Il sondaggio conferma la flessione di Ciudanos di Albert Rivera, l’altro partito ‘emergente’, al 16,3% e 54-58 seggi. La rissa in Tv provocata da Sanchez era stata subito definita da Rivera e Iglesias rivelatrice della ‘vecchia politica’, da mandare in pensione. Rajoy ha aperto a un possibile futuro ‘accordo di legislatura’. Ma gli scenari del dopo voto si fanno complicati e la governabilità del paese sempre più a rischio rileva l’analista Joan Tapia. L’ipotesi più accreditata, un patto Pp-Ciudadanos, secondo il sondaggio Gesop con 161-168 seggi rimarrebbe sotto la maggioranza assoluta di 176. L’altra ipotesi, un accordo Psoe-Podemos, non supererebbe i 155 seggi. Un governo di minoranza Rajoy, se fermo a 110 deputati, avrebbe poche speranze di sopravvivere. Una ‘Grosse-Koalition’ Pp-Psoe pare ancora più lontana dopo gli insulti Sanchez-Rajoy. L’ipotesi di un ribaltone alla portoghese Psoe-Podemos-Ciudadanos (tutti contro il partito più votato) è esclusa da Rivera. Certo gli indecisi possono smentire le previsioni dei sondaggi. Ma c’è già chi non esclude che si debba tornare alle urne. Un dopo voto complicato vedrà protagonista il giovane re Felipe VI sul trono da solo un anno.

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