Sommese e Zito: la visione dei moderati per la Campania

Con un dettagliato documento politico programmatico “il Movimento politico dei Moderati partecipa alle imminenti elezioni regionali in Campania, in una battaglia di civiltà e dignità regionale, a sostegno del governatore Vincenzo De Luca.

In particolare, i moderati si presentano come movimento politico di nuova generazione, che punta su di un’ampia e lungimirante visione, sulle possibilità di azione e intervento per rendere la Campania, a tutti gli effetti davvero regione del Mondo”.  A parlare sono Giuseppe (Peppe) Sommese e Rosanna Zito, due dei candidati più in vista dello stesso Movimento.

Tra i temi principali, “il sostegno delle famiglie e delle imprese, con uno sguardo attento al tema dell’innovazione, capace di fare da volano in specifici comparti del sistema economico della  Campania”.

Per quanto riguarda il sostegno economico alle famiglie, particolare rilievo viene dato dai moderati e in particolare da Sommese e da Zito, al ruolo della mamma lavoratrice: “miriamo alla creazione di un sistema assistenziale per la famiglie con minori a carico, attraverso mirati investimenti e adeguate agevolazioni per chi volesse aprire scuole dell’infanzia e asili nido, in modo da creare un sistema di supporto stabile ed economico che elimini l’evidente disparità tra il ruolo della donna e quello dell’uomo nel mercato del lavoro”. “Per noi, assumono grande importanza i bonus baby sitter e  bonus nonni, i quali con dedizione, impegno e affetto  sostengano le famiglie nella gestione dei figli”.

“Va considerato che in Europa, una donna su dieci, madre di almeno un figlio, non ha mai lavorato, secondo i dati ultimi Istat, proprio per dedicarsi completamente alla cura dei figli. Nel nostro Mezzogiorno, invece, la percentuale addirittura raddoppia: questa scelta viene fatta da una donna su cinque. Questa realtà dimostra quanto la nascita di un figlio cambi radicalmente le scelte professionali di una donna. Dunque, il Movimento dei Moderati vuole farsi sostenitore di una nuova cultura della famiglia che contrasti con fermezza e interventi seri, l’interruzione lavorativa o la mancata partecipazione al mercato del lavoro delle donne madri”.

Riguardo l’innovazione tecnologica per la ripartenza, la capacità delle forze politiche dovrà essere quella di trasformare la crisi economica e produttiva che il Covid ci ha lasciato, in opportunità per il futuro. Pensiamo a bandi pubblici a sostegno delle aziende che decidano di investire in innovazione dei processi, in digitalizzazione e in tecnologia 4.0 a supporto di nuovi modelli di business che permettano effettivamente di far competere le aziende della regione Campania con il resto del pianeta”.

“Fondamentale il potenziamento della promozione del ‘Made in Campania’: la lista dei Moderati s’impegnerà ad attuare un programma di attività per la valorizzazione del comparto produttivo artigiano campano, nell’ottica di un’apertura internazionale delle eccellenze made in Campania, favorendo le relazioni tra le nostre aziende regionali e i mercati esteri, supportando l’imprenditorialità, l’internalizzazione delle aziende campane e attuando strumenti di accompagnamento e sviluppo a chi voglia fare impresa nel nostro territorio, con un reale e necessario vantaggio fiscale. Il rafforzamento vincente del rapporto tra tradizione e innovazione, territorialità e internalizzazione, con un ruolo centrale dei grandi artigiani campani e del loro know-how assolutamente unico”.

“Il giusto rilievo per il decentramento economico e le risorse economiche, argomenti sembra essere di interesse fortemente strategico per lo sviluppo dell’intera Campania. Puntiamo ad investire nelle periferie, concentrandoci sull’utilizzo pianificato e ragionato delle risorse europee, su interventi e regolamenti che sburocratizzino le procedure e i permessi per la costruzione di infrastrutture a sviluppo della periferia. Dunque, dare nuova dignità e identità alle tante periferie della Campania che da “aree dormitorio” vanno trasformate in risorse attive e pulsanti per tutti il territorio regionale”.

Infine, job experience: quindi grande impegno nei programmi formativi universitari e per le scuole di artigianato che mettano al centro il modello “action learning” abbattendo il gap tra le risorse umane formate e il mercato del lavoro e puntando a realizzare una stretta relazione tra il momento della formazione e quello del lavoro, garantendo soprattutto ai giovani talenti la chance fattiva di avvicinarsi al mondo del lavoro durante il percorso formativo e parallelamente, per le aziende, di accrescere le competenze tecniche in linea con le attuali esigenze del mercato. Progetti di formazione finanziati per far rivivere l’arte degli antichi mestieri artigiani con la realizzazione di una ‘scuola professionalizzante’ mirando ad avviare uno sviluppo sostenibile, una valorizzazione, un recupero delle antiche tecniche artigiane. Anche così si offre alle nuove generazioni un’opportunità valida di lavoro e di crescita”.

“Consideriamo inoltre vincente per il rilancio, il binomio “lavoro e turismo”. Un piano strategico di sviluppo del turismo della Campania da 1 miliardo di euro con interventi mirati alla riqualificazione e sostenibilità del territorio; interventi puntuali ed efficaci per una nuova e più performante gestione della viabilità, con realizzazione di corsie preferenziali in zone strategiche, interventi programmati di manutenzione ordinaria e straordinaria; un regime fiscale e amministrativo speciale per chi investe nel turismo in Campania: bandi e avvisi per investimenti in infrastrutture e ricettività, un progetto di potenziamento portuale, risorse mirate allo sviluppo dei litorali della nostra regione e campagne di comunicazione che rafforzino l’immagine vincente del territorio”.

“Ancora, con un piano specifico dedicato,  progetteremo linee d’intervento per la valorizzazione dei centri storici delle più importanti mete turistiche della Campania, ripartendo in modo equo e strategico le risorse economiche aggiuntive dell’Europa e soprattutto  dando alla Regione Campania, che risulta essere la più penalizzata in Italia, la dignità che le spetta e una reale opportunità di crescita che desideriamo: quella che ci consentirà di diventare cittadini del Mondo” – concludono Sommese e Zito.

Teresa Lucianelli

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