Alessandro Longobardi, direttore artistico del Teatro Brancaccio e produttore per Viola Produzioni, in collaborazione con Compagnia della Rancia, ripropone al Brancaccio ‘Sister Act – Il Musical’. Sister Act è un concentrato di allegria e divertimento con un cast composto da 23 grandissimi talenti, a partire da Belia Martin che interpreta Deloris Van Cartier. Lo spettacolo è stato vincitore di ben due premi agli Italian Music Awards 2016: come Miglior Regia (Saverio Marconi) e per la Miglior Attrice non protagonista (Francesca Taverni nel ruolo della Madre Superiora) e il Premio Persefone 2016 alla protagonista Belia Martin. Il Musical è tratto dall’omonimo film del ’92 che consacrò Whoopi Goldberg nell’indimenticabile ruolo di Deloris, una cantante che si ritrova a vestire un abito da suora. A dire il vero a vestire l’abito di una suora particolarmente ‘svitata’. Nella storia la protagonista Deloris porta una ventata di nuova vita in un convento perchè inseguita da una gang di delinquenti, spinti da un boss, Curtis Jackson, interpretato da Felice Casciano. Curtis giustizia un confidente della polizia in sua presenza. Deloris è costretta a scappare, aiutata da un poliziotto, in un convento. La musica è la chiave di lettura dello spettacolo. La musica che unisce mondi diversi, che avvicina a Dio, la musica che da la forza di inseguire un sogno. Rispetto al noto film cambia l’ambientazione che il regista Saverio Marconi ha spostato dagli anno ’80 agli anni ’70. La carica musicale si apprezza nei brani del Premio Oscar Alan Menken, adattate in italiano da Franco Travaglio. Il testo e le liriche tradotti da Travaglio coinvolgono il pubblico in una storia dinamica, incalzante e divertente tra gangster e novizie, inseguimenti, colpi di scena, rosari e paillettes con un finale elettrizzante. La madrilena Belia Martin proviene, artisticamente parlando, da un Conservatorio dove studiava canto lirico. Alessandro Longobardi la vide in scena a Barcellona restando rapito dalla sua interpretazione, e dalla sua voce nera, calda, in stile gospel. Partecipò in seguito alle audizioni a Roma dove Saverio Marconi la scelse senza esitazioni: ‘Belìa è perfetta nel ruolo, è lei la nostra Deloris’. Belia si ritrovò ad affrontare un copione molto complesso, con tanti interventi e tante canzoni. Ha imparato l’italiano giorno dopo giorno, parola dopo parola. Davide Nebbia, l’aiuto regista, al fianco di Marconi, la ha aiutata per la pronuncia consentendole di entrare perfettamente nel copione. La Deloris che porta in scena è divertente, all’inizio è una svitata, una rivoluzionaria, ma poi esce diversa dall’esperienza. Deloris è un personaggio che va crescendo di scena in scena, che vive una profonda ma meravigliosa evoluzione. Le scene del musical sono ambientate in 13 ambienti diversi con 24 cambi di scena. Il lavoro sulle scenografie è durato mesi, dai bozzetti alla fase della progettazione tecnica, fino alla realizzazione e al montaggio in teatro. La macchina scenica permette di passare nel tempo di poche note musicali dal nightclub al refettorio delle suore, dalla stazione di polizia, all’ufficio della superiora, mantenendo il ritmo che caratterizza tutto lo spettacolo. La costumista, Carla Accoramboni, interpreta perfettamente lo stile anni ’70 attraverso 200 costumi. L’atmosfera anni ’70 attraversa tutto lo spettacolo dal punto di vista musicale e coreografico, a partire dalla disco music che si contamina con le corali delle suore del convento. Francesca Taverni, interpreta il ruolo di Madre Superiora, Pino Strabioli, lo strepitoso Monsignor O’Hara. Suor Cristina interpreta Suor Maria Roberta. La storia di Suor Cristina è nota: da studentessa prende parte a un musical organizzato per celebrare la vita di Suor Rosa Cocozza, fondatrice dell’Ordine delle Orsoline della Sacra Famiglia. Entra nel noviziato delle Orsoline e va in Brasile dove passa due anni a lavorare con i bambini poveri e canta per la gente del posto, comprendendo che musica e fede possono coesistere senza conflitti: ‘L’arte arricchisce la fede; non le toglie nulla. Sono nata con un dono ed è tutto per me. Mi sento di doverlo condividere’. Come ricordiamo Suor Cristina si presenta a ‘The Voice’ e spiega: ‘Sono una suora vera’. Disorienta i coach e con copricaco e crocefisso interpreta ‘No One’ di Alice Keys e stravince a ‘The Voice’. Dire che è perfetta per il ruolo di Suor Maria Roberta in ‘Sister Act’ è dire poco. Chi andrà al Teatro Brancaccio a vedere ‘Sister Act’ potrà godersi due ore e mezzo di divertimento travolgente, perché lo spettacolo permetterà di ridere, staccando la spina della routine giornaliera con allegria. Lo spettacolo è diretto da Saverio Marconi, coadiuvato da un team artistico composto da Stefano Brondi (direttore musicale), Rita Pivano (coreografa), Gabriele Moreschi (scenografo), Carlo Buttò (direttore di produzione), Carla Accoramboni (costumista), Valerio Tiberi (disegno luci) e Emanuele Carlucci (disegno suono). Lo spettacolo resterà in scena fino al 12 febbraio.
Roberto Cristiano