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Un piano in sei punti, per risolvere la crisi in Siria. Ad elaborarlo, l’inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba per la Siria, Kofi Annan sostenuto dall’ Onu. E l’iniziativa è stata gradita, a giudicare che Da masco non ha esitato ad accettare tale regolamentazione. A darne notizia il portavoce di Annan, Ahmad Fawzi. Si tratta, riferisce Annan, di “un importante passo iniziale, che potrebbe porre fine alla violenza e allo spargimento di sangue”.
Le Nazioni unite si scagliano infatti contro l’utilizzo di bambini come soldati nelle file dei ribelli dell’Esercito siriano libero, che combatte il presidente Bashar al-Assad, Lo ha riferito una responsabile dell’Onu. “Siamo a conoscenza di accuse secondo le quali bambini farebbero parte dell’Esercito siriano libero”, ha dichiarato alla stampa la rappresentante speciale dell’Onu per i bambini e i conflitti armati, Radhika Coomaraswamy. La rappresentante non ha fornito altri dettagli, precisando che “non siamo stati in grado di verificare o recuperare queste informazioni”. Le convenzioni internazionali proibiscono il ricorso a soldati di età inferiore ai 16 anni.
Intanto nel Paese continuano i combattimenti. Risse tra esercito regolare e ribelli dell’Esercito libero siriano sono poi segnalati oggi dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh) in varie località della Siria, in particolare a Maaret al Numan, nella provincia nord-occidentale di Idlib. Qui, secondo l’Osdh, sono rimasti uccisi quattro soldati governativi e due donne. Violenze sono segnalate anche in vari centri delle province di Homs e di Hama
