Siria, Russia intensifica raid aerei: oltre 470 obiettivi colpiti in 48 ore

Gran Bretagna pronta a bombardare lo Stato islamico

Quello appena trascorso è stato un duro week-end per tutta la Siria. La Russia ha bombardato incessantemente praticamente tutto il paese, mentre la Grand Bretagna molto probabilmente si unirà alla campagna aerea contro lo Stato Islamico prima di Natale. Il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, ha dato la notizia che centoquarantuno raid sono stati condotti sulla Siria in meno di 48 ore, colpendo 472 “obiettivi terroristici”. Konashenkov ha poi spiegato che gli attacchi sono avvenuti “contro obiettivi dei terroristi nelle province di Aleppo, Damasco, Idlib, Latakia, Hama, Homs, Raqqa e Dayr az-Zor”.

Intanto, l’aviazione civile irachena ha avvisato che per le prossime 48 ore i voli tra Baghdad e le città di Irbil e Sulaimaniya, nel nord del Paese, saranno sospesi a causa delle intense attività militari russe dal Mar Caspio verso la Siria. La decisione è stata presa per “proteggere i viaggiatori” dal rischio che gli aerei possano essere colpiti dai “missili da crociera lanciati dal Mar Caspio” e per la presenza di “bombardieri” nella “parte settentrionale dell’Iraq”, precisa l’aviazione civile.  Infatti, dal mese scorso la Russia ha iniziato a lanciare missili da crociera e a far alzare bombardieri a lungo raggio dal Mar Caspio verso la Siria.

Ieri sono anche arrivati i complimenti di Bashar al Assad all’esercito siriano che, grazie alla “partecipazione dell’aviazione russa”, sta facendo progressi su “quasi tutti i fronti”. La situazione è quindi “molto migliorata”, ha detto Assad in una intervista all’emittente cinese Phoenix TV. Nonostante le belle parole di Assad, però un altro incubo potrebbe aggiungersi alla lunga lista della Siria. In settimana infatti il premier inglese David Cameron avvierà una pesante ‘offensiva’ contro il suo parlamento per convincerlo a bombardare lo Stato islamico siriano. La Gran Bretagna, è il succo del pensiero di Cameron secondo il Times, deve cominciare a comportarsi ispirandosi a “Churchill e non a Chamberlain” se vuole sconfiggere il terrorismo:  il secondo tentò fino alla fine con la diplomazia di evitare la guerra, mentre il primo la condusse e la vinse.

Alessandro Moschini

 

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