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Prosegue oggi, per il terzo giorno consecutivo, l’operazione militare dell’esercito turco nel nord della Siria nei territori controllati dalle milizie curde delle Forze democratiche siriane (Fds). Secondo l’emittente libanese “al Mayadeen” vicina al governo di Damasco, le Fds avrebbero ripreso il controllo di alcune postazioni a Ras al Ain e Tel Abiyadh cadute in precedenza nelle mani turche. Intanto il ministero della Difesa di Ankara ha annunciato oggi la morte di un suo militare e il ferimento di altri tre negli scontri con le forze curde, mentre proseguono gli scontri nelle aree di confine tra Turchia e Siria. Anche l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede a Londra e vicino all’opposizione, riporta che le Fds hanno ripreso il controllo di alcune postazioni che prima erano in mano ai soldati turchi.
Per Ankara l’operazione militare nel nord della Siria finora ha provocato la morte di 222 miliziani curdi e di sette civili, oltre al ferimento di 32 persone, in particolare dopo la caduta di razzi Hawn su due villaggi turchi. I media siriani sostengono che le Fds abbiano respinto delle “cellule dormienti” turche ad est di Ras al Ain uccidendo 14 loro membri, mentre si parla della penetrazione delle forze turche per 5 chilometri nel territorio siriano verso 5 villaggi a est del fiume al Jalab nella provincia di Tel Abiyadh. L’Osservatorio siriano riferisce infine della presenza di 60 mila sfollati tra i civili del nord della Siria dall’inizio dell’offensiva turca.
