This picture released on Wednesday, May 20, 2015 on the website of Islamic State militants, shows black columns of smoke rising through the air during a battle between Islamic State militants and the Syrian government forces on a road between Homs and Palmyra, Syria. Islamic State militants overran the famed archaeological site at Palmyra early on Thursday, just hours after seizing the central Syrian town, activists and officials said, raising concerns the extremists might destroy some of the priceless ruins as they have done in neighboring Iraq. (The website of Islamic State militants via AP)

Siria: Palmira in mano al Califfato. L’isis festeggia tagliando teste

Gli jihadisti dell’Isis hanno preso il controllo dell’antico sito archeologico di Palmira, dopo che ieri erano entrati nella città. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani. Decine di militari governativi e miliziani lealisti sono stati uccisi mentre fuggivano. L’informazione non può essere al momento verificata sul terreno e lo Stato islamico celebra la conquista della città pubblicando su Internet foto e video in cui mostra la decapitazione di soldati e miliziani lealisti siriani dentro e fuori la città posta tra Damasco e la regione dell’Eufrate. I jet del regime hanno risposto bombardando la città moderna. Attivisti siriani e testimoni hanno sottolineato  che le forze filogovernative si sono ritirate, sconfitte dai miliziani dello Stato Islamico.  I jihadisti dello Stato islamico hanno preso il controllo della prigione e dell’ospedale di Palmira, oltre alla maggior parte dei quartieri periferici e del centro moderno. Le fonti, raggiunte telefonicamente, affermano che l’Isis controlla anche l’edificio del comune e quello della sicurezza generale. Palmira era considerata una delle città più fortificate della Siria, in posizione strategica lungo l’autostrada tra Homs e Deyr az Zor. Centinaia di statue e reperti del sito siriano di Palmira sono stati trasferiti in altre localita’ per timore di distruzioni da parte dei jihadisti dell’Isis. Lo ha detto Mamun Abdulkarim, direttore del Dipartimento delle antichità siriano, citato dalla tv panaraba Al Jazira. Fonti sul terreno a Palmira raccontano che da ieri notte i jihadisti hanno imposto un coprifuoco totale in tutta la città di Palmira, da diverse ore non più servita dalla corrente elettrica. Le fonti proseguono affermando che sono in corso rastrellamenti casa per casa da parte di miliziani dell’Isis alla ricerca di miliziani lealisti e militari governativi ancora in città.  Dai megafoni posti sui minareti delle moschee di Palmira, l’Isis ha diffuso un messaggio alla popolazione invitando la gente a non collaborate con “le bande di Assad”, in riferimento ai militari del regime del presidente Bashar al Assad. Le vie della città sono sotto il pieno controllo dello Stato islamico.L’aviazione governativa siriana ha bombardato il centro moderno di Palmira, colpendo tra l’altro una moschea e una scuola.

 

 

 

 

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