epa07924819 Turkish President Recep Tayyip Erdogan addresses members of the ruling Justice and Development Party (AKP) at their group meeting at the parliament in Ankara, Turkey, 16 October 2019. Turkey on the 09 October 2019 launched a military offensive targeting Kurdish forces in north-eastern Syria, days after the US withdrew troops from the area. EPA/STR

Siria, Erdogan: ‘via i terroristi e fermo l’offensiva. Non vedo Pence’

Se i terroristi se ne vanno dalla zona di sicurezza” che la Turchia vuole creare ai suoi confini nel nord della Siria “l’operazione Fonte di pace finirà”. Lo dice il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, parlando al gruppo parlamentare del suo Akp ad Ankara, aggiungendo che “ci sono alcuni leader che cercano di mediare” tra la Turchia e le forze curde nel nord della Siria. Ma “non è mai accaduto nelle storia della Repubblica turca che lo Stato si segga allo stesso tavolo di un’organizzazione terroristica”.

Erdogan sottolinea che “nella sua storia la Turchia non ha mai compiuto massacri di civili e non lo fa neppure ora”.

Il presidente turco – rispondendo a una domanda della tv britannica Sky News nei corridoi del Parlamento di Ankara – fa poi sapere che non incontrerà la delegazione americana in Turchia, di cui fa parte il vicepresidente Mike Pence, che comunque incontrerà la controparte. “Quando verrà Trump, vedrò lui”.

Appello, intanto, del deputato turco Hisyar Ozsoy, responsabile Esteri del partito filo-curdo Hdp, unica forza parlamentare in Turchia a opporsi all’offensiva, che all’ANSA dice: “C’è una crescente pressione internazionale sulla Turchia per fermare l’invasione in Siria e trovare una soluzione attraverso il dialogo. Ma i leader mondiali devono mantenere la pressione su Erdogan, perché se ne avrà l’opportunità cercherà di distruggere tutte le forze curde”.

Nel frattempo, l’Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che “violenti scontri’ tra i combattenti curdi appoggiati da forze dell’esercito regolare siriano e i miliziani arabi filo-Ankara nei pressi dell’autostrada strategica M4, che attraversa il nord della Siria da Aleppo alla frontiera irachena, a una trentina di chilometri dalla frontiera turca.

E sono 637 i “terroristi neutralizzati” (cioè uccisi, feriti o catturati) dall’inizio dell’operazione militare della Turchia nel nord-est della Siria. Lo dice il ministero della Difesa di Ankara, aggiornando la cifra precedente di 611. Il presidente Erdogan precisa che almeno 556 di questi combattenti sono stati uccisi.

 

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