Siria, accordo Usa-Russia su armi chimiche bocciato dall’opposizione

L’opposizione siriana boccia l’accordo raggiunto sabato a Ginevra da Stati e Russia, che concede una settimana di tempo a Damasco per presentare una lista delle sue armi chimiche, da ritirare entro la metà del 2014. L’intesa prevede anche una risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che autorizzi l’uso della forza in caso di mancato impegno da parte del regime di Damasco. Parlando da Istanbul, il presidente del Consiglio superiore militare dell’opposizione ha detto che l’accordo “non risolve la crisi”. L’accordo, in sei punti, concluso al termine di tre giorni di negoziati tra il ministro russo degli affari Esteri Sergey Lavrov e il segretario di Stato Usa John Kerry, sembra tuttavia scongiurare, almeno per il momento, un intervento militare internazionale contro Damasco.  “Gli Stati Uniti e la Russia si sono impegnati a lavorare per la distruzione dell’arsenale chimico siriano il più rapidamente possibile. La Siria deve sottoporre entro una settimana una lista completa” delle sue armi chimiche, ha dichiarato Kerry durante la conferenza stampa congiunta che ha fatto seguito all’incontro con Lavrov. Gli ispettori incaricati di verificare il processo si recheranno in Siria “al più tardi nel mese di novembre”. Secondo fonti americane, il regime siriano è in possesso di 1.000 tonnellate di armi chimiche in 45 diversi siti. “Siamo arrivati a una stima comune sul quantitativo e il tipo di armi possedute dal regime di Assad e siamo impegnati per un controllo rapido di queste armi da parte della comunità internazionale”, ha spiegato il capo della diplomazia di Washington. La Russia, inoltre, sembra avere accettato una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che faccia riferimento al Capitolo VII della Carta dell’Onu che autorizza l’uso della forza, cosa esclusa categoricamente da Mosca sin dall’inizio della guerra in Siria, circa due anni e mezzo fa. Gli Stati uniti e la Russia “sono d’accordo sul fatto che la risoluzione dell’Onu faccia riferimento al Capitolo VII sul ricorso alla forza”, ha confermato Kerry. Lavrov ha definito i negoziati ‘eccellenti’ ed ha spiegato che “l’obiettivo fissato a settembre dai capi di Stato russo e americano per mettere sotto controllo le armi chimiche siriane è stato raggiunto”. “Io stesso e Kerry abbiamo confermato la nostra adesione a una soluzione pacifica in Siria”, ha aggiunto.


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