Siri e Salvini: ‘Conte mi sfidi su tasse’

Sul caso Siri una sfida dal premier Conte? “Mi sfidi sulle tasse, su qualcosa che interessa gli italiani, non sulla fantasia”. Così Matteo Salvini, a margine di un comizio elettorale a Fidenza, il vicepremier Matteo Salvini ritorna sulla vicenda.

Alla domanda se avesse sentito Conte replica: “No, io lavoro, ieri sono stato col premier ungherese, a lezione di riduzione fiscale cosa che vorrei fosse realtà anche in Italia, invece qualcuno ha tempo da perdere per polemizzare su altro, non sono io”.

“Mi occupo di tasse, sicurezza, droga, immigrazione e lavoro. Non ho tempo per beghe e polemiche. Quindi chiedetelo a Conte”, ha detto ancora.

Intanto dal Movimento cinque stelle il ministro Danilo Toninelli va all’attacco. “Non è una vittoria né un sconfitta di alcuno. Non si può gioire quando un membro del governo viene giustamente invitato a dimettersi e dico giustamente perché mi spiace per lui e la sua famiglia, ma vanno tutelate le istituzioni e l’immagine del governo del cambiamento che ha bisogno della fiducia e del consenso degli italiani che la politica aveva perso”, dice il ministro: ‘Non è vittoria né sconfitta di alcuno. Non si può gioire quando un collega viene giustamente invitato a dimettersi. Mi spiace per lui, ma vanno tutelate le istituzioni e l’immagine del governo del cambiamento. Lui non avrebbe potuto lavorare sereno al mio ministero, che incuba il 40% degli investimenti, e non sono pochi. Noi speriamo che non si voti in cdm, non servono al governo né all’Italia bracci di ferro, spero che lui capisca e accetti la decisione di Conte”‘

“Rompere la coalizione? Non so, si tratta di decidere se si vuole perdere tempo con le dichiarazioni e con i giornalisti o se si vuole lavorare. Io personalmente lavoro tanto, forse troppo”. Così il sottosegretario alla Presidenza, Giancarlo Giorgetti, a chi gli chiedeva se sul caso Siri la maggioranza potrebbe rompersi.

E poi, scegliendo la chiave dell’ironia Salvini afferma: “Mi viene voglia di fare il test antidroga davanti al parlamento per vedere se quando vengono a lavorare sono tutti lucidi perché qualche volta mi viene un dubbio. Vorrei sapere se un un deputato o un ministro è tranquillo”. Aggiunge: “Io voglio gli spacciatori in galera, i 5Stelle hanno una visione diversa”. Poi torna sul tasto del fisco:  “Gli italiani mi chiedono meno tasse. La Flat tax è un’emergenza nazionale, la riduzione delle tasse si deve votare adesso. Non esiste che ministri dicano ‘c’è tempo’”. Un riferimento proprio alle parole del presidente del Consiglio che nei giorni scorsi aveva detto: “Non è il momento della riforma”.

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