SINDROME DOWN, FDI: UNA PDL PERCHE’ IL CASO DELLA PICCOLA ANNA NON SI VERIFICHI PIU’. NIENTE PIU’ LISTE D’ATTESA PER CHI E’ DISABILE

“La proposta di legge per tutelare le persone con sindrome Down e prevedere il totale abbattimento delle liste d’attesa nasce non solo dalla sensibilità di Fratelli d’Italia, ma anche da uno dei tanti casi reali che ci sono stati segnalati: come quello di una coppia di coniugi pugliesi che ha deciso di adottare Anna (nome di fantasia), una bambina di tre anni con sindrome Down. A quattro anni la piccola viene colpita da un’ipertrofia adenoidea di II grado, che le causa un’ipoacusia trasmissiva bilaterale, che necessita di un intervento chirurgico urgente, ma che la ASL mette in agenda otto mesi dopo, un’attesa che poteva costare alla bambina la sordità. Cos? non è stato per un interessamento di tutti, ma per un caso finito bene, molti altri simili potrebbero non avere la stessa fortuna. Per questo la proposta di legge – primo firmatario Antonio Gabellone e approvata  in Commissione Sanità – vuole essere un primo passo per la realizzazione, all’interno delle strutture ospedaliere e sanitarie pugliesi, di percorsi diagnostici-terapeutici a misura di persona con disabilità.

“Le persone con sindrome di Down, infatti, necessitano di programmi di prevenzione con controlli clinici, laboratoristici e strumentali di prevenzione periodici tali da non poter attendere i tempi lunghissimi delle liste d’attesa. Specie se bambini, se si tiene conto che in Italia ogni 1.200 bambini che nascono, 1 ha la sindrome di Down: il 50% circa dei bambini con sindrome di Down nasce con problemi di salute di varia natura, per questo per loro devono essere previsti programmi di prevenzione con controlli clinici, laboratoristici e strumentali di prevenzione periodici.

“Con la Pdl si disciplina nel piano regionale di governo delle liste d’attesa la classe di priorità assoluta da attribuire ai soggetti affetti dalla sindrome di Down.”

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